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Poppi presenta il libro “TERRE DI CONFINE”

Dopo il rinvio a causa emergenza sanitaria COVID-19 della serata
programmata lo scorso 16 marzo, finalmente possiamo presentare l’ultima fatica letteraria di Attilio Eusebio (“Poppi“), già presidente della nostra Sezione.
Vi aspettiamo Venerdì 16 ottobre 2020 alle ore 21 nel nostro salone UGET per la presentazione di …
“TERRE DI CONFINE – storie di speleologia e speleosubacquea”

Vai alla recensione di Marziano di Maio

Attilio Eusebio: Terre di confine

Attilio Eusebio, già presidente della Sezione tra il 2007 ed il 2009, avrebbe dovuto presentare il suo libro, fresco di stampa, “Terre di Confine” nel nostro salone lo scorso 16 marzo. Purtroppo l’emergenza corona virus non ce l’ha permesso.
Sono oltre 130 pagine di avventure speleologiche e speleosubacquee raccontate dal protagonista: quarant’anni di attività raccolte in un volumetto corredato da immagini e ricordi dei vari protagonisti. 
“Ho selezionato una ventina di episodi della mia vita speleologica e speleosubacquea” – dichiara l’autore – “Alcuni hanno fatto parte della storia della speleologia, altri forse meno, ma tutti sono stati, almeno per il mio vissuto, formativi e comunque passi importanti nella mia evoluzione. Ho cercato di tracciare e di caratterizzare in queste pagine oltre quarant’anni di attività.
Momenti di esplorazione chiaramente documentati ma anche di riflessione interiore. Chi ha compiuto queste avventure aveva venti anni e ora ne ha sessanta, ma le motivazioni che lo hanno spinto per oltre quaranta anni a cercare sempre qualcosa di nuovo, a esplorare dentro e fuori di sé sono le stesse: un esasperato, egoistico e trascendente bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Naturalmente nel tempo tutto si è evoluto; all’esuberanza giovanile si è sostituita una ricerca più matura, più intima e consapevole. Ma lo spirito non è cambiato”
Qui vogliamo presentarvi uno di questi episodi … buona lettura!

Hagengebirge

Why do we travel to remote locations? To prove our adventurous spirit or to tell stories about incredible things?
We do it to be alone amongst friends and to find ourselves in a land without man.
The Wildest Dream: The Biography of George Mallory (2001)

 Siamo nel 1985, nel gioco della speleologia i litigi tra gruppi speleo sono all’ordine del giorno: possono essere divertenti, stimolanti, utili o distruttivi, dipende anche dai vari personaggi. C’è chi li prende sul serio e chi li fa diventare una questione di onore, chi ci ride sopra. Continua la lettura di Attilio Eusebio: Terre di confine

With a little help from my friends

Irene Borgna l’abbiamo conosciuta speleologa quando cominciò a frequentare il Marguareis, fuori e dentro, e già scriveva bene. Poi l’abbiamo conosciuta antropologa e subito dopo l’abbiamo incontrata, runner ancora sul Marguareis. La sua ultima versione, quella di scrittrice, la vede autrice de “Il pastore di stambecchi” sulla vita di Louis Oreiller. L’articolo che segue, pubblicato sul n.152 di Grotte (il bollettino del Gruppo Speleologico Piemontese Cai Uget) e datato 2009, tratta di un’avventurosa risalita nella Carsena di Piaggia Bella e relativo lieto fine.

No I get by with a little help from my friends
Mm I get high with a little help from my friends
Oh t’m going to try with a little help from my friends
(Beatles)

Alla terza vibrazione il cellulare precipita dal davanzale di nordovest – unico sito di tutta la casa che Wind ritiene propizio ai rapporti col mondo esterno – e scompare inghiottito da un cespuglio di salvia. Mentre rovisto a caccia del telefono nella canicola assassina, tra le foglioline aromatiche si fa strada una festa d’accento toscano: – Ciao lrène, allora vieni su domani? Sale anche Marcolino e si va a fare una risalita ai Montoneros!

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Storie di scialpinismo mite di Enrico Galasso, per gli amici “Cavùr”

Chi non conosce o non ha incontrato Cavùr? quel simpaticone che ancora oggi si presente alle gite della Scuola come si vestiva negli anni ’90, ancora oggi rinnova solo la felpa, rigorosamente del Toro, quello che – quando c’è – parte sempre con il primo gruppo e arriva con … non infierisco più, in questi ultimi anni si è velocizzato, anche perché si è dotato di attrezzatura leggera…
Bene, Cavùr ha raccolto in un libricino, che allego, le relazioni che negli anni ha scritto, con passione, raffinate, divertenti, mai noiose, un maestro!
Una buona lettura in questi giorni in cui #STIAMOACASA!
Dario, Diretùr
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Senza possibilità di errore

Ma lo sapevate che  l’antesignano del Soccorso Alpino (CNSAS) fu istituito dall’UGET (Unione Giovani Escursionisti Torinesi) con il “Comitato di soccorso per le disgrazie alpine” nel 1926 ?!?
Questa è una bella curiosità che andremo ad approfondire. Intanto ecco QUI la nostra rivista di dicembre 1926 con l’articolo a pag. 4 che documenta questa costituzione.
Il 20 settembre 1926 l’ugetino Vincenzo Grassa (socio molto attivo, consigliere) incorre in un grave incidente sul Monte Colombo in val di Forzo. E’ un posto che richiede un lungo avvicinamento e 90 anni fa ancora di più. Gli amici sono scesi a chiamare soccorsi ed è rimasta ad assisterlo la fidanzata, Emma Stuarti. E’ finito tutto bene ma non deve essere stata una cosa semplice. Lo si deduce dal fatto che Emma, nel frattempo divenuta consorte di Vincenzo , ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile e altri riconoscimenti. Il nostro Vincenzo, nella convalescenza non ha perso tempo, ha pubblicato un simpatico volumetto (oltre 200 pagine) con un’ampia raccolta di testi di canti alpini.
Ipotesi: non è impossibile che la spinta a costituire il comitato di soccorso sia arrivata proprio da questo incidente.
QUI il sito del C.N.S.A.S.
Intanto online sul canale YouTube di GiUMa Produzioni il documentario Senza possibilità di errore sul Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
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