Archivi categoria: Alpinismo

PUNJAB ’70

Oggi era in programma una serata per ricordare a cinquant’anni la spedizione PUNJAB’70. Avrebbero dovuto partecipare alcuni dei protagonisti: Corradino Rabbi, capo spedizione, Alberto Re e Bruno China

Purtroppo questa emergenza dovuta al coronavirus non l’ha resa possibile, ma noi vogliamo rimediare proponendovela in modo virtuale con il racconto della spedizione dall’articolo di Alberto Re pubblicato sulla nostra rivista LIBERI CIELI nel 1970.
Comunque appena possibile la serata verrà riproposta e potremo sentire il racconta dalla voce dei protagonisti.
Buona lettura!

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Linda Cottino: L’alpinismo delle donne al tempo di Alessandra Boarelli

Con la postfazione del suo libro NINA DEVI TORNARE AL VISO (Fusta Editore 2019) l’amica, giornalista e scrittrice,  Linda Cottino, ci racconta l’alpinismo delle donne, intorno alla metà dell’ottocento, nell’epoca d’oro della conquista delle cime, quando anche le donne, in compagnia di padri, fratelli e mariti, iniziarono a frequentare le montagne.

Estate 1863. Una settimana prima che la comitiva guidata da Quintino Sella giunga in cima al Monviso, un gruppo di alpinisti anticipa il tentativo italiano alla vetta. Con loro c’è anche una 25enne di Verzuolo. Si chiama Alessandra Re Boarelli. Il maltempo e l’indecisione della guida arresteranno il tentativo. Ma se la salita fosse andata per il verso giusto, una donna avrebbe preceduto sulla vetta i fondatori del Club Alpino. E probabilmente la storia dell’alpinismo italiano organizzato avrebbe
avuto un inizio diverso da quello che tutti conosciamo.
Ad Alessandra, donna colta e libera, il Monviso è comunque entrato nel sangue. E il 16 agosto 1864, un anno dopo il precedente tentativo, riesce a calcare la vetta della montagna. 

Ma chi era davvero la giovane pioniera del Viso? Tra storia e narrazione romanzata, questo libro getta un po’ di luce sulla vita, sulla personalità della protagonista e sull’ambiente culturale in cui la donna maturò la decisione di salire sul Re di pietra.

Buona lettura!

Il 4 settembre del 1838,  lo stesso anno di nascita di Alessandra Boarelli, all’una e mezza pomeridiane una nobildonna francese metteva piede sulla cima del Monte Bianco. Quella donna era Henriette d’Angeville. Aveva la bella età di 44 anni e abitava a Ginevra, dove si era stabilita dopo che il Terrore aveva inghiottito quasi per intero la sua famiglia; da lì, nelle giornate terse, vedeva luccicare in lontananza la cupola bianca e glaciale del Monte Bianco, una montagna che all’epoca era “italiana”, in quanto parte dei territori del Regno di Sardegna. Continua la lettura di Linda Cottino: L’alpinismo delle donne al tempo di Alessandra Boarelli

Enrico Camanni: il desiderio d’infinito

Proseguiamo con la pubblicazione di brani tratti dai libri dell’amico, giornalista e scrittore, Enrico Camanni …. E’ la volta di questo tratto da “Il desiderio di infinito. Vita di Giusto Gervasutti”, editore Laterza 2017

Primavera torinese
Nei primi mesi del 1933 i taccuini di Gervasutti registrano molto sci alpinismo, soprattutto nel Vallese. Spiccano un tentativo alla Dent Blanche naufragato in un mare di neve e l’haute route del Cervino dalla Valtournenche alla Valpelline.
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Capucin

Grazie all’importante lavoro di Alessandro Gogna con il suo bellissimo blog (www.gognablog.com) pubblichiamo, della grande produzione di scritti dell’ugetino Gian Piero Motti, quello che probabilmente è stato il primo articolo da lui pubblicato: il racconto di una salita primaverile alla parete est del Grand Capucin con l’amico ugetino Dino Rabbi.
Ci teniamo a ricordare che questa parete su salita per la prima volta nel 1951 dalla cordata di Walter Bonatti e l’ugetino Luciano Ghigo.

(pubblicato su Bollettino della GEAT n. 3-4 del 1967)

«Basta con le staffe!», brontola Dino sbucando da un ennesimo
strapiombo; da ore sotto di noi non vediamo che il bianco del ghiacciaio e la fatica comincia a farsi sentire.
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Senza possibilità di errore

Ma lo sapevate che  l’antesignano del Soccorso Alpino (CNSAS) fu istituito dall’UGET (Unione Giovani Escursionisti Torinesi) con il “Comitato di soccorso per le disgrazie alpine” nel 1926 ?!?
Questa è una bella curiosità che andremo ad approfondire. Intanto ecco QUI la nostra rivista di dicembre 1926 con l’articolo a pag. 4 che documenta questa costituzione.
Il 20 settembre 1926 l’ugetino Vincenzo Grassa (socio molto attivo, consigliere) incorre in un grave incidente sul Monte Colombo in val di Forzo. E’ un posto che richiede un lungo avvicinamento e 90 anni fa ancora di più. Gli amici sono scesi a chiamare soccorsi ed è rimasta ad assisterlo la fidanzata, Emma Stuarti. E’ finito tutto bene ma non deve essere stata una cosa semplice. Lo si deduce dal fatto che Emma, nel frattempo divenuta consorte di Vincenzo , ha ricevuto la medaglia d’oro al valor civile e altri riconoscimenti. Il nostro Vincenzo, nella convalescenza non ha perso tempo, ha pubblicato un simpatico volumetto (oltre 200 pagine) con un’ampia raccolta di testi di canti alpini.
Ipotesi: non è impossibile che la spinta a costituire il comitato di soccorso sia arrivata proprio da questo incidente.
QUI il sito del C.N.S.A.S.
Intanto online sul canale YouTube di GiUMa Produzioni il documentario Senza possibilità di errore sul Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico
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