Al Museo della Montagna: Gian Carlo Grassi

GIAN CARLO GRASSI

01.04.2022 – 03.07.2022

L’inesauribile scalata di un sognatore

 

Pioniere dell’arrampicata su ghiaccio in Italia alla fine degli anni Settanta; scopritore, tra i primi, dei massi dell’anfiteatro morenico della Valle di Susa; guida alpina ed esploratore di vie e goulotte sulle grandi pareti himalayane e patagoniche.
All’alpinista valsusino Gian Carlo Grassi il Museomontagna dedica la mostra L’inesauribile scalata di un sognatore, in apertura il 1° aprile, giorno in cui ricorre il trentunesimo anniversario della scomparsa, avvenuta sul Monte Bove, nei Sibillini. Continua la lettura di Al Museo della Montagna: Gian Carlo Grassi

Così vicino, così lontano: il Grande Trapezio

Tutte le volte che imbocco un rettifilo che punta ad occidente non posso fare a meno di focalizzarmi su quell’immenso trapezio che giù in fondo sembra che voglia occludere la Valle di Susa. E’ così evidente che quasi quasi passa inosservato, anche quando, per molti mesi dell’anno, si riveste di bianco e mantiene il candore molto più a lungo delle montagne a lui vicine.
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E’ in edicola dal 3/3 MERIDIANI MONTAGNE “Badile, Sciora, Albigna e Val Bregaglia”

Meridiani Montagne è la rivista di montagna e di cultura alpina più diffusa e amata in Italia. Ogni monografia accompagna con passione alla scoperta delle più belle cime dell’arco alpino, un territorio che custodisce molteplici identità culturali, ambientali, naturalistiche ed etnografiche, tradizioni e storie senza tempo. Ogni numero di Meridiani Montagne presenta in modo esaustivo la meta senza tralasciarne il percorso storico e antropologico e affrontando tutti i modi di viverla: l’alpinismo, l’escursionismo, le passeggiate, la cucina, i libri.

“BADILE, SCIORA, ALBIGNA e VAL BREGAGLIA”
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La peste suina africana, le sue conseguenze e il ruolo dell’uomo

Articolo di Lorenzo Arduini pubblicato su Lo Scarpone del 03/02/22

Una malattia che non colpisce gli esseri umani, ma che è altamente contagiosa, letale e incurabile per maiali e cinghiali selvatici, con importanti ricadute economiche per i territori interessati. Gli spostamenti di uomini e donne possono essere un forte vettore per la diffusione del contagio. Ne abbiamo parlato con Sofie Dhollander dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare

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