Linea funiviaria Cime Bianche: la nostra opzione ZERO

Invito:
La vicenda Cime Bianche pone tre grandi questioni all’intera comunità valdostana e non solo:
1) quale patrimonio naturale, alla base della presenza umana sul pianeta, si pensa di trasmettere alla future generazioni;
2) quale strategia turistica complessiva si immagina di perseguire in un’epoca di rapidi e profondi cambiamenti climatici, economici e culturali a livello globale;
3) quale l’equità territoriale degli investimenti pubblici.

Questi temi saranno al centro dell’incontro del 16 settembre 2023 a Champoluc, durante il quale presenteremo i risultati dei 692 questionari sottoposti agli escursionisti. Alle ore 20.00 cena conviviale (€ 25,00) da Franco (http://www.hotellecampagnol.com/) dove è possibile anche pernottare. Per prenotazioni: 335 5412512.

P.S. Vi segnaliamo l’articolo relativo allo svolgimento di questa recente iniziativa del TAM Interregionale Liguria Piemonte e Valle d’Aosta:

Ayas e Cime Bianche Nuovi impianti di risalita e Opzione Zero

RADUNO VAL GRANDE IN VERTICALE 2023

Il 9 e 10 settembre 2023 avrà luogo la settima edizione del Raduno “Val Grande in Verticale”. L’impianto di base è rimasto immutato negli anni anche se è andato via via arricchendosi di iniziative e novità che lo hanno reso sempre più corposo ed appetibile. Sicuramente la prova scalata per bambini e quella per adulti neofiti, introdotta nella scorsa edizione, hanno suscitato un grande interesse, in linea con quelle che fin dall’inizio sono state le intenzioni degli organizzatori: far conoscere il territorio delle Valli di Lanzo attraverso l’escursionismo e l’arrampicata.
La costituzione nel 2019 del Gruppo “Valli di Lanzo in Verticale” ha formalizzato il coinvolgimento delle sezioni CAI di Torino e UGET Torino, con l’appoggio esterno di Lanzo, e del Club Alpino Accademico Italiano, capofila del gruppo e simbolicamente detentore dei valori dell’alpinismo. Ciò ha garantito il supporto delle scuole di alpinismo, grazie alle quali è possibile proporre un calendario ricco di iniziative: le prove scalate, il corso di arrampicata “trad” e l’escursione su un sentiero ripristinato per l’occasione, che è il tangibile segnale dell’interesse verso il territorio, che non deve fermarsi alle sole due giornate della manifestazione. In tal senso il raduno continua ad essere il volano che permette il ripristino dei tanti itinerari di arrampicata che solcano le belle pareti della Val Grande e più in generale delle Valli di Lanzo. Un lavoro che con costanza prosegue anno dopo anno riportando alla luce vie dimenticate o aprendone di nuove, un lavoro reso possibile grazie ai proventi degli iscritti. Speriamo quindi che anche quest’anno l’apporto di questa linfa vitale non si interrompa invitando gli appassionati di montagna ed arrampicata a riflettere sul vero e più profondo significato che sta dietro all’acquisto della maglietta e del “pacco raduno”.
Accanto alle più classiche e dinamiche attività all’aria aperta anche nell’edizione 2023 si terrà la serata del sabato sera che, tra ospiti e filmati, ha sempre avuto successo anche tra i villeggianti lontani dal mondo dell’alpinismo. Quest’anno ci sarà un ospite d’eccezione: Andrea Lanfri. Andrea, oltre ad essere un valente alpinista arrivato a toccare la cima dell’Everest, ha la peculiarità di essere privo degli arti inferiori e di ben sette dita delle mani, cosa che non gli impedisce di continuare ad arrampicare. Sarà quindi molto interessante, e soprattutto istruttivo, ascoltare i suoi racconti e vivere attraverso le sue parole una passione profonda ed autentica.
Un grazie va come sempre ai tanti sponsor che ci supportano:
quelli tecnici: Ortovox, La Sportiva, Edelrid, Ferrino, Camp, Wild Country, Grivel, Alternative Current, Action Directe
i negozi di alpinismo Mountain Sicks e BShop e la Libreria della Montagna di Torino
il birrificio Grado Plato, il supermercato Boonüm di Ceres, il Cioccolato Poretti, le uova Fantolino, la panetteria Massa Micon, il Consorzio Toma di Lanzo e la Pasticceria Ala di Cantoira
Le palestre di arrampicate di Torino BSide, Escape, SASP, BoulderBar, La Mole, CUS Torino, lo studio di fisioterapia Fisiologic di Lanzo e i Baratonga Flyers
le amministrazioni comunali e le comunità montane della Val Grande
nonché gli esercizi commerciali della Val Grande aderenti all’iniziativa.

1963 Cervino parete Nord

Alle 11.20 del 14 agosto è stato il sessantesimo anniversario della prima ripetizione Italiana alla Nord del Cervino. Dopo tre bivacchi sferzati dalla tormenta a 25 gradi sotto zero si concludeva questa drammatica scalata. Io avevo 19 anni e riportai il congelamento alle dita dei piedi che mi furono amputate, totalmente quelle del piede destro e le prime falangi del sinistro. Oltre ai miei compagni Andrea Mellano e Giovanni Brignolo un affettuoso ricordo va al mio compagno di cordata, fortissimo scalatore dei Ragni di Lecco, Romano Perego purtroppo scomparso nel 2019.
(il ricordo di Beppe Castelli)

L’amico Andrea Mellano ci fa un altro bellissimo regalo con questo articolo che narra una grandissima impresa alpinistica.

1° RIPETIZIONE ITALIANA – AGOSTO 1963

Cervino,”il più nobile scoglio d’Europa” una montagna affascinante.  La parete nord si presenta in tutta la sua imponenza a chi, arrivando a Zermatt, volge lo sguardo verso la “Grande Becca”.

Salita la prima volta   dai fratelli Schmidt nel 1931, dopo tre giorni di lotta, la parete nord del Cervino ha conservato tutto il fascino e le difficoltà originali. Giovanni Brignolo ed io la mancammo per un soffio a luglio del 1960 e fummo costretti a ripiegare, causa maltempo, alla capanna Solvay, dopo una avventurosa traversata della parete a circa 400 metri dalla vetta. Nel mese di luglio del 1961 due guide del Cervino, Bic e Pession con Piero Nava, riuscirono nell’intento di realizzare “la prima italiana” della parete.

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“La millesima salita sul Basso” di Carlo Crovella

Andar in montagna non è solo dislivelli, gradi, difficoltà. C’è anche il risvolto umano, dei sentimenti e dell’emotività. Ci sono storie che con le “difficoltà” non hanno niente a che fare.

Lo conferma un episodio accaduto sul Campanil Basso, nelle Dolomiti di Brenta.

La presenza di un libro in vetta al Basso ha consentito per lungo tempo la numerazione progressiva delle ascensioni.

Così la platea degli appassionati era al corrente quando, nell’estate del 1940, ci si stava avvicinando alla millesima salita: tutti ci tenevano a lasciare nella storia il proprio nome collegato al fatidico “1000”.

Il Campanil Basso

Occorreva procedere con prudenza: non accelerare le ripetizioni, ma non farsi beffare da altri. Però prese il sopravvento l’astuzia e si susseguirono diverse “burlate”.

Alcuni alpinisti locali, appurato che l’ultima ascensione risultava la 995ma, comunicarono ad una cordata amica che si era giunti alla 998ma.

Quel giorno salirono due forestieri, però scesi dal versante opposto. La cordata amica pensava che quella dei forestieri fosse la 999ma salita e attaccò, ma in cima scoprì, consultando il libro, di aver realizzato la 997ma!

A quel punto entrò in gioco Gino Pisoni, noto accademico del CAI, trentino.

Il 4 agosto 1940 si fece accompagnare da quattro allievi. Nel frattempo altri due trentini, Paolo Graffer e Marcello Friedrichsen, si erano nascosti nei pressi dell’attacco: contavano che Pisoni e i suoi si legassero in due cordate, realizzando la 998ma e la 999ma salita, così li avrebbero immediatamente seguiti.

Gino Pisoni (a sinistra) ed Ettore Castiglioni

Ma Pisoni aveva preparato un tiro davvero mancino. Iniziò la via in cordata con gli allievi e, dopo poche lunghezze, li invitò a legarsi due a due, dicendo: “Salite avanti a me: senza guida, maggior onore”. Gino li seguiva in solitaria: in tal modo gli allievi avrebbero realizzato la 998ma e la 999ma salita e lui la millesima!

I rivali dal basso iniziarono a protestare veemente, ma Pisoni rimase fermo nei suoi propositi, anzi pare che li sbeffeggiasse dall’alto.

Allora i due lo scongiurarono perché li attendesse in nome dell’amicizia: si vede che riuscirono a toccare qualche corda sensibile di Pisoni, che alla fine decise di aspettarli.

In vetta i tre firmarono il libro: in corrispondenza del magico “1000” disegnarono un triangolo riportando i loro nomi uno per ogni lato.

pubblicato su Gogna Blog il 7 luglio 2023

GeoResQ: siamo in 100.000!

Ciao!
Questa è una comunicazione riservata per te che conosci GeoResQ da molto tempo. Come avrai visto negli scorsi giorni abbiamo reso disponibile la nuova versione dell’app: una versione totalmente rinnovata per migliorare la tua esperienza con GeoResQ. A questo si aggiunge l’importante novità della gratuità del servizio per tutti grazie al prezioso contributo del Ministero del Turismo.
Queste ultime novità ci hanno permesso di raggiungere un traguardo storico per la nostra app, un traguardo che condividiamo con te in anteprima: abbiamo raggiunto i 100.000 utenti attivi dell’app GeoResQ! Un numero che non si ferma e che sta continuando a crescere minuto dopo minuto (da quando abbiamo iniziato a scrivere questa newsletter probabilmente abbiamo già raggiunto i 100.200 utenti attivi).
Cosa significa? Che 100.000 persone in Italia si sono già affidate alla nostra app per svolgere le attività all’aperto con uno strumento nello smartphone come GeoResQ pronto a fare la sua parte in caso di necessità.
Ci aiuti anche tu? Per permetterci di continuare a crescere, ti invitiamo a suggerire l’app GeoResQ ad amici, colleghi e parenti che sai che questa estate svolgeranno attività in montagna o in ambiente impervio. GeoResQ infatti non è solo per chi fa trekking in alta montagna, ma è un’app dedicata a qualsiasi attività all’aperto in media o alta montagna o – in generale – in ambiente impervio (un bosco, un sentiero verso una spiaggia isolata, ecc.). Se ti va e per ricevere aggiornamenti in tempo reale, seguici anche su Facebook o sulla nuova pagina Instagram dedicata a GeoResQ.
Infine, un grazie da tutti noi per aver creduto in questo progetto scaricando l’app prima che divenisse gratuita per tutti.
A presto e… buone escursioni!
Il team di GeoResQ
P.S. Se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata al nuovo portale web di GeoResQ e riscopri tutte le funzioni dell’app!

In edicola MERIDIANI MONTAGNE “Cristallo e Valle del Boite”

La nuova monografia è già in edicola ed alla Libreria La Montagna.

Meridiani Montagne è la rivista di montagna e di cultura alpina più diffusa e amata in Italia. Ogni monografia accompagna con passione alla scoperta delle più belle cime dell’arco alpino, un territorio che custodisce molteplici identità culturali, ambientali, naturalistiche ed etnografiche, tradizioni e storie senza tempo. Ogni numero di Meridiani Montagne presenta in modo esaustivo la meta senza tralasciarne il percorso storico e antropologico e affrontando tutti i modi di viverla: l’alpinismo, l’escursionismo, le passeggiate, la cucina, i libri.

“CRISTALLO E VALLE DEL BOITE”

L’editoriale del direttore Paolo Paci

Scalate leggendarie nelle Terre del Monviso

Torna anche nell’estate 2023 Scalate leggendarie nelle Terre del Monviso, il calendario di salite in bicicletta verso colli e arrivi in quota resi celebri dalle imprese dei corridori professionisti durante il Giro d’Italia e il Tour de France, da percorrere con le strade chiuse al traffico dei veicoli a motore. L’evento si sviluppa in provincia di Cuneo e coinvolge le valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po-Bronda e Infernotto: per otto giorni complessivi, tra giugno e settembre, gli appassionati di bicicletta tradizionale o elettrica potranno cimentarsi scalando il Colle Fauniera, il Colle dell’Agnello, il Pian del Re, che ritornano dopo il successo dello scorso anno, e le novità del 2023, il Colle di Sampeyre tra le valli Varaita e Maira e la salita verso Montoso di Bagnolo Piemonte, in valle Infernotto.
Durante le giornate della manifestazione le strade saranno chiuse al traffico a motore e riservate ai ciclisti.

La partecipazione agli eventi è gratuita ed è prevista la possibilità di noleggiare bici elettriche da ritirare sul posto, previa prenotazione. Tutti coloro che si registreranno presso i punti di ritrovo previsti in ciascuna giornata riceveranno un talloncino commemorativo da posizionare sulla propria bicicletta.

Chi ha intenzione di partecipare a una o più delle giornate in programma, può farlo sapere compilando il modulo online: ci permetterà di organizzarci meglio.

Il dépliant ufficiale dell’evento è disponibile in digitale a questo link e cartaceo presso molti negozi e attività del territorio saluzzese.

Da lunedì 3 a venerdì 7 luglio, tutte le Scalate leggendarie in sequenza per una cinque giorni organizzata come un “mini-giro” (lunedì 3 luglio Colle Fauniera, strade chiuse al traffico in orario 8-12 dai tre versanti delle valli Stura, Grana e Maira; martedì 4 luglio Colle di Sampeyre, strade chiuse al traffico in orario 8-12 dai due versanti delle valli Maira e Varaita; mercoledì 5 luglio Colle dell’Agnello, strade chiuse al traffico in orario 9-12; giovedì 6 luglio Pian del Re, strade chiuse al traffico in orario 9-12; venerdì 7 luglio Montoso di Bagnolo Piemonte, strade chiuse al traffico in orario 8-12), con la possibilità di usufruire di pacchetti turistici studiati appositamente per ciclisti.
Il calendario di Scalate leggendarie riprende poi in settembre, con la salita al Colle dell’Agnello di domenica 3 settembre e quella al Pian del Re di sabato 16 settembre, che concluderà il programma.

Qui il sito di Terres Monviso con le schede tecniche delle salite.

Il viaggio non finisce mai

Durante il recente trekking sul Sentiero dei Pescatori della Rota Vicentina in Portogallo la nostra guida, Angelo, ci ha fatto conoscere un bel passaggio dal libro “Viaggio in Portogallo” di Saramago, che si può adattare alla nostra vita.

Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero.
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.

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Auguri di buon lavoro all’ugetino Giacomo Benedetti

📣 Giacomo Benedetti, socio Cai Uget Valpellice, è stato rieletto Vicepresidente generale del #ClubAlpinoItaliano!
«Sono commosso dalla rinnovata fiducia manifestatami dalle Delegate e dai Delegati. Porterò avanti il lavoro iniziato in questi mesi, continuando i progetti che riguardano i rifugi, i sentieri, in particolare il Sentiero Italia CAI, e le scuole do ogni ordine e grado. Garantirò il massimo impegno per ottenere i risultati migliori per il Sodalizio».