Enrico Camanni: il desiderio d’infinito

Proseguiamo con la pubblicazione di brani tratti dai libri dell’amico, giornalista e scrittore, Enrico Camanni …. E’ la volta di questo tratto da “Il desiderio di infinito. Vita di Giusto Gervasutti”, editore Laterza 2017

Primavera torinese
Nei primi mesi del 1933 i taccuini di Gervasutti registrano molto sci alpinismo, soprattutto nel Vallese. Spiccano un tentativo alla Dent Blanche naufragato in un mare di neve e l’haute route del Cervino dalla Valtournenche alla Valpelline.
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EMERGENZA CORONAVIRUS

                                                 #DIAMOSPERANZA
Questa che stiamo attraversando è un’emergenza la cui gravità  è senza precedenti.
Anche la nostra sezione vuole sostenere chi in questo momento delicatissimo è in prima linea per fronteggiare questa situzione . Abbiamo scelto chi nella nostra città è sempre presente per portare un aiuto a chi è in difficoltà: la Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi.
Questa importante Fondazione, lanciando la sua sottoscrizione sta aiutando gli ospedali torinesi, donando macchinari, dispositivi di protezione individuale come le mascherine e forniture come termometri, disinfettanti, camici, guanti.
Il nostro piccolo contributo di euro 1.000 è solo una goccia d’acqua ma tante gocce fanno un oceano.
QUI puoi conoscere e, se vuoi, puoi partecipare anche Tu alla sottoscrizione.
                                                   #andràtuttobene
… Le montagne non scappano … le ritroveremo tutte ad aspettarci.

 

Capucin

Grazie all’importante lavoro di Alessandro Gogna con il suo bellissimo blog (www.gognablog.com) pubblichiamo, della grande produzione di scritti dell’ugetino Gian Piero Motti, quello che probabilmente è stato il primo articolo da lui pubblicato: il racconto di una salita primaverile alla parete est del Grand Capucin con l’amico ugetino Dino Rabbi.
Ci teniamo a ricordare che questa parete su salita per la prima volta nel 1951 dalla cordata di Walter Bonatti e l’ugetino Luciano Ghigo.

(pubblicato su Bollettino della GEAT n. 3-4 del 1967)

«Basta con le staffe!», brontola Dino sbucando da un ennesimo
strapiombo; da ore sotto di noi non vediamo che il bianco del ghiacciaio e la fatica comincia a farsi sentire.
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CORRERE LA MONTAGNA

Negi anni il CAI ha accolto tra le sue attività lo sci-alpinismo, l’arrampicata libera, la mountain-bike anche se sono discipline competitive. La corsa in montagna sta faticando a trovare il suo spazio nonostante alcune sezioni da anni organizzano importanti gare (vicino a noi CAI UGET Valpellice con la “Tre Rifugi”); gli appassionati di questa disciplina o attività sono sempre di più numerosi: a percorrere i sentieri delle nostre montagne oltre ai classici “Trail” o ai “Vertical” si sono aggiunti negli ultimi anni gli spettacolari “Ultra-trail” (Ultra Trail du Mont Blanc, Lavaredo Ultra Trail, Tor Des Geants …)
L’amico ugetino Carlo Degiovanni, ex atleta di ottimo livello e grande organizzatore di gare, ci ha scritto un bell’articolo trattando questo tema …

CORRERE LA MONTAGNA – SOLO SPORT O C’E’ DI PIU’?

No. Non è un errore di sintassi ma il titolo di un convegno che si tenne a Cavour a cura della locale società di Atletica nel 1988. Relatori il Dott. Paolo Lapi, per la parte medico – sanitaria, il compianto Raimondo Balicco per la parte tecnica e l’avvocato Bruno Gozzelino per la parte legale. Erano gli anni nei quali la vecchia, semisconosciuta e cara Marcia Alpina, di derivazione in parte militare, stava prendendo piede consolidando una passione che avrebbe portato decine di migliaia di sportivi a misurarsi con la disciplina. E l’Atletica Cavour, associazione sportiva lungimirante, aveva allestito il convegno per dare solidità al nascente movimento sportivo.
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#IOLEGGOACASA

                                      LIBRERIA CHIUSA, LIBRI APERTI
In questo momento di emergenza vogliamo ospitare la lettera degli amici e partner della Libreria La Montagna  per una comunicazione di sicuro interesse per i nostri amici, socie e soci.
                                                                      §§
Care amiche lettrici e amici lettori,
La chiusura delle librerie, come di altri esercizi al dettaglio, è stato un colpo piuttosto doloroso.
Speravamo di poter tenere in piedi l’iniziativa di COLTI – Consorzio delle Librerie Torinesi Indipendenti per attivare la consegna a domicilio nei nostri quartieri, ma ci hanno confermato che non è possibile.
Allora che si fa?
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