Antonio Cabras, il pastore che diventò guida del Supramonte

In questi anni tanti sono stati i trekking proposti dal CAI UGET Torino  ed organizzati dalla nostra Valeria con la Cooperativa Goloritzè ed Antonio Cabras alla scoperta del “Selvaggio Blu”
sperando di poterci ritornare presto cogliamo l’occasione del bell’articolo di Vittorino Mason che racconta la storia di Antonio Cabras.

Cabras: “Mio padre mi ha trasmesso la conoscenza del territorio e ho toccato con mano la dura vita dei pastori di capre che oggi racconto ai gruppi di persone accompagnandoli lungo i sentieri che loro percorrevano…”
In Sardegna, ma in particolare tutto il territorio del Supramonte, tra natura e uomo si è stabilito un rapporto speciale, autentico, senza maschere, un rapporto di alleanza tra due entità dai caratteri forti, schietti, predominanti. Forse da questo trae anche origine la famosa “cocciutaggine” che caratterizza i sardi, qui, con l’accezione positiva, nel loro sentirsi indipendenti, un popolo a sé. E non potrebbe essere altrimenti per chi da sempre è stato costretto ad ottimizzare, lottare, lavorare duro e sudare per sopravvivere in una terra tanto bella, quanto selvaggia ed aspra. Continua la lettura di Antonio Cabras, il pastore che diventò guida del Supramonte

Piero Malvassora: “Mi piaceva solo andare in montagna”

Con tristezza informiamo che ci ha lasciati Piero Malvassora (94 anni), grande ed indimenticato alpinista. 
Il Rosario venerdì 25/03/22 alle ore 18.45 ed il Funerale sabato 26/03/22 alle ore 11 nella parrocchia di S. Ermenegildo in via Nicodemo Bianchi angolo corso Bernardino Telesio a Torino.

Piero Malvassora al rifugio Gamba

Letizia ci apre la porta: è indaffarata nelle faccende di casa. Ci accoglie come fossimo dei nipoti giunti a trovare i nonni dopo una lunga assenza. Piero Malvassora scende dalle scale della mansarda a braccia aperte: è un arzillo signore di 90 anni in piena forma e “un po’ sordo” come ci confessa, ma questo proprio non lo dà a vedere. Ci fanno accomodare in salotto; Letizia, la moglie, gentilmente ci offre degli stuzzichini: siamo all’ora dell’aperitivo e quale cosa migliore se non gustare un po’ di cibo con racconti di montagna?

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Al Museo della Montagna: Gian Carlo Grassi

GIAN CARLO GRASSI

01.04.2022 – 03.07.2022

L’inesauribile scalata di un sognatore

 

Pioniere dell’arrampicata su ghiaccio in Italia alla fine degli anni Settanta; scopritore, tra i primi, dei massi dell’anfiteatro morenico della Valle di Susa; guida alpina ed esploratore di vie e goulotte sulle grandi pareti himalayane e patagoniche.
All’alpinista valsusino Gian Carlo Grassi il Museomontagna dedica la mostra L’inesauribile scalata di un sognatore, in apertura il 1° aprile, giorno in cui ricorre il trentunesimo anniversario della scomparsa, avvenuta sul Monte Bove, nei Sibillini. Continua la lettura di Al Museo della Montagna: Gian Carlo Grassi

Così vicino, così lontano: il Grande Trapezio

Tutte le volte che imbocco un rettifilo che punta ad occidente non posso fare a meno di focalizzarmi su quell’immenso trapezio che giù in fondo sembra che voglia occludere la Valle di Susa. E’ così evidente che quasi quasi passa inosservato, anche quando, per molti mesi dell’anno, si riveste di bianco e mantiene il candore molto più a lungo delle montagne a lui vicine.
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