Il Club alpino italiano ha riaperto la questione e inaugurato
un percorso di autocritica, riflessione storica e rielaborazione etica
Durante il ventennio fascista il Club alpino italiano (Cai) fu alle dipendenze del Partito Nazionale Fascista (PNF). Quando nel 1938 il PNF emanò le “Leggi razziali” per discriminare gli ebrei ed “epurarli” dalla vita sociale, economica, politica, il Presidente generale del CAI Angelo Maranesi (nominato dal regime) emanò una circolare alle Sezioni che ordinava di identificare ed espellere i soci ebrei.
Dopo la seconda guerra mondiale, escludendo poche Sezioni, tra cui quella di Biella, non c’è stato da parte del Cai un atto formale di revisione e riammissione dei molti soci espulsi. Continua la lettura di Per non dimenticare: il CAI e le “leggi razziali”