Il BiblioteCarlo gentile

… Poteva essere un semplice trasloco di libri, un sabato qualsiasi, per dare una mano all’amico Emilio che sta organizzando i lavori di ripulitura e decorazione della Biblioteca CAI-Uget alla Tesoriera per la futura nuova sistemazione. Sarà che la giornata di anticipata Primavera inondava di luce le stanze e il Parco, già animato di primo mattino, infondeva una sensazione di benessere sbirciando dalle finestre del primo piano, fatto sta che lo spirito era allegro e le energie positive. Mentre ci consultavamo per ottimizzare il tempo-lavoro ho percepito il “genius-loci” l’anima del luogo in una persona che fino ad allora avevo solo sentito nominare : è comparso con il suo mazzo di chiavi e ha iniziato ad aprire gli armadi il cui contenuto mi è subito apparso nel suo valore e nella sua bellezza. Volumi rilegati alla perfezione catalogati con ordine ed evidente competenza sembravano voler sussurrare e raccontare storie, riportare alla memoria ricordi, persone, date, eventi …

Quel profumo inconfondibile di carta scurita dal tempo, il colore di pagine dove un segnalibro, una etichetta o un semplice appunto scritto a mano rivelano un qualche particolare degno di attenzione hanno “fermato l’attimo” e reso leggero il lavoro di distribuzione negli scatoloni, provvisoria sistemazione per il futuro nuovo arredo.

Le ore andavano senza che ne sentissimo il peso, anzi … via via si instaurava una sorta di “filo conduttore” non solo nei gesti pratici dello spostare e accatastare bensì nella sensazione di stare condividendo un’idea di rispetto di chi ci ha preceduto e, nella ricchissima collezione, ha lasciato testimonianza e stimolo a proseguire.

Ci muovevamo in quasi totale silenzio ma un silenzio ricco e creativo quasi il timore, nell’espressione velatamente preoccupata del Bibliotecario, di “violare” segreti racchiusi in parole sottolineate a matita, chissà in quali momenti, pezzi di storie individuali e non solo, storie di luoghi e di imprese, semplici o leggendarie tutte indistintamente contrassegnate da spirito di umanità ancora in grado di comunicarci un’emozione.

Già ….. non ho ancora detto il nome del Bibliotecario gentile e discreto con cui abbiamo condiviso tutto questo … forse qualcuno l’avrà intuito, è Pier Carlo, una persona che vale la pena conoscere e che con sincera amicizia ringrazio.

Alla prossima … in Biblioteca !

Rosy Alciati Pollastri

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