Samotraki

In questo periodo meteorologicamente bizzarro, in cui nelle nostre vallate latita la neve, nelle isole greche dell’Egeo si sono avute copiose nevicate. E’ così che l’amico Lorenzo si è ricordato di una sua salita sulla montagna di Samotraki o Samotracia che dir si voglia. La montagna era ricoperta di neve, dalle spiagge sino ai 1600 metri della cima più alta dell’isola. Quindi a preso carta e penna (ops … si è incollato al PC) ed ha scritto questo breve e bellissimo racconto ….

“Seconda stella a destra
questo è il cammino
e poi dritto fino al mattino;
poi la strada la trovi da te
fino all’isola che non c’è.”

Altro che isola, quello era un iceberg, il più grande iceberg che avessi mai visto, pezzo di Groenlandia emigrato nell’ Egeo, isola nella corrente. Non credevamo ai nostri occhi, quando ci apparve Samotraki tutta incappucciata di neve da capo a piedi; vada per il capo, che sta su oltre i milleseicento metri, ma i piedi … Neve sulla riva del mare: proprio non ce l’aspettavamo. E poi questo clima, freddo tagliente che ti entra in corpo e ti accompagna anche quando scendi sul porto e ti dai da fare per trovare ospitalità in una stagione dove tutto è chiuso e sembra che la stereotipa estate delle isole greche sia solo una pura fantasia. Continua la lettura di Samotraki

Biâl dâ Diaou – Perrero

Dal bellissimo sito de La Valdesina riproponiamo questo bel racconto, pubblicato il 02/01/2015, che narrà di un’importante ed interessante opera di ingegneria idraulica in veste di leggenda …  occasione per visitare questo luogo di interesse storico e culturale.

Ciao!
In Val Germanasca, andando verso Massello, potrete vedere un’antica canalizzazione su una parete rocciosa sulla vostra sinistra. Questa costruzione viene chiamata biâl dâ Diaou, ovvero “canale del diavolo”, e questa leggenda spiega il perché. Continua la lettura di Biâl dâ Diaou – Perrero

Quegli attrezzi arrivati dalla Svizzera

Dal Altri Spazi dell’amico Alessandro un bell’articolo su Adolfo, Paolo e Camillo Kind (quando la storia dello sci s’intreccia con quella di una famiglia).
Articolo di Amedeo Macagno (già pubblicato su Rivista della Montagna, Dimensione sci, n. 219, dicembre 1998)

Dicembre 1914. Paolo Kind, al centro, sulla Punta Fraitéve.Come mai la storia dello sci italiano è così strettamente legata a un ingegnere svizzero emigrato in Italia per motivi di lavoro che compera, forse per caso, il libro di Nansen, Attraverso la Groenlandia con gli sci e decide così di provare questi «sconosciuti legni da neve»?

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MONTAGNE: animali, pietre e persone

Alessandro Vicario è dei gemelli come segno zodiacale, del Toro come Fede calcistica. Ha appreso i rudimenti del disegno e della pittura dal papà Giancarlo Vicario (1939 – 2021), rubandogli il mestiere quando lo guardava dipingere, e dal Maestro Bruno Blanc (1946 -2021) che l’ha pure iniziato all’intaglio e alla calcografia.
Ama camminare e salire sulle montagne, quello che osserva in questo suo girovagare, di visibile e non, lo trasporta su carta.
Questi sono i 40 disegni di Montagna – animali, pietre e persone, che ha esposto nello studio di architettura che condivide con la sorella e che era del papà. Continua la lettura di MONTAGNE: animali, pietre e persone