SOSTIENI la Tua SEZIONE … 5×1000 a FAVORE del CAI UGET

Cara Socia, caro Socio,
anche quest’anno, con la denuncia dei redditi, i cittadini potranno scegliere di destinare il 5 per mille dell’imposta alle associazioni no profit senza alcun onere per il contribuente. Già negli anni passati, grazie a voi Soci contribuenti, ci è stato erogato un contributo importante. Per la nostra Sezione si tratta di un aiuto per realizzare progetti ed iniziative, che può crescere se anche altri tra i nostri tanti Soci con i loro amici e familiari decidessero di destinarci la propria scelta.

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In edicola MERIDIANI MONTAGNE “ARGENTERA E VALLE GESSO“

Dai primi di maggio la nuova monografia è in edicola ed
alla Libreria La Montagna.

Meridiani Montagne è la rivista di montagna e di cultura alpina più diffusa e amata in Italia. Ogni monografia accompagna con passione alla scoperta delle più belle cime dell’arco alpino, un territorio che custodisce molteplici identità culturali, ambientali, naturalistiche ed etnografiche, tradizioni e storie senza tempo. Ogni numero di Meridiani Montagne presenta in modo esaustivo la meta senza tralasciarne il percorso storico e antropologico e affrontando tutti i modi di viverla: l’alpinismo, l’escursionismo, le passeggiate, la cucina, i libri.

“ARGENTERA E VALLE GESSO”

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Guido Rey: un amateur tra alpinismo, fotografia e letteratura

Dal 18 aprile al 19 ottobre 2025 il Museomontagna di Torino dedica una nuova mostra a Guido Rey, dopo la monografica del 1986.
Il progetto nasce dal riordino del complesso di fondi Guido Rey ‒ conservato dal Centro Documentazione Museomontagna e catalogato nel 2024 ‒ e da nuove ricerche su questa figura fondamentale per la cultura della montagna. Continua la lettura di Guido Rey: un amateur tra alpinismo, fotografia e letteratura

Alpinismo e arrampicata sportiva: una convivenza possibile

Grazie al gognablog  riproponiamo un articolo bello e lungimirante dell’Amico Andrea Mellano  pubblicato su Scandere nel 1989

Quel giorno di luglio del 1985, allorché l’atletico e sconosciuto giovanotto tedesco Stefan Glowacz, sulle rocce della parete dei Militi in Valle Stretta, si fermò in perfetta spaccata sotto uno strapiombo e, da quella posizione incredibile estratto dal sacchettino della magnesite uno spazzolino da denti, con calma si mise a pulire gli appigli minuscoli che gli avrebbero consentito il superamento dell’ultimo tratto della via di finale e vincere la prima gara di arrampicata della storia dell’alpinismo occidentale, tutti noi vecchi « rocciatori» che eravamo alla base della «mitica» parete con gli occhi stralunati per lo spettacolo di tecnica e classe cui stavamo assistendo, ci rendemmo conto che quel tipo di arrampicata con l’alpinismo non aveva più nulla a che fare.

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