La rinascita dei Monti della Luna

Ieri abbiamo fatto una gita scialpinistica ai Monti della Luna. Chiamarla gita è eccessivo: una piccola escursione con le pelli, adattissima ad una corta giornata invernale.
La montagna era intonsa: nella notte era nevicato abbondantemente e in giornata il tempo era ancora incerto, qualche sprazzo di azzurro si alternava a foschi nuvoloni neri.
Qualcuno era salito con le pelli di mattina presto e così abbiamo sfruttato la sua traccia. È l’unico segnale di vita in un mondo che pare cristallizzato, fra la neve fresca e il freddo pungente.
I Monti della Luna divennero famosi agli albori dell’epopea sciistica, praticamente 100 anni fa. Credo di non sbagliare ad affermare che le dolci dorsali ammantate per la neve abbiano ispirato questo toponimo. Terreno ideale per lo sci, anzi per lo ski come si diceva allora. Si trovano in alta Val Susa, incardinati fra Clavière, Bousson e Cesana Torinese.
Da Clavière a porta d’ingresso per i Monti della Luna è la Val Gimont, che si insinua fra questi dolci dorsali, generando, nella sua sezione superiore, una serie continua di plateaux ottimi per lo sci.
Negli anni ‘20 e ‘30 del Novecento a Clavière si sviluppò un importante polo di diffusione dello ski. Anche nei decenni successici l’epicentro di questo movimento era costituito dall’Albergo Santi, gestito dai tre fratelli Santi, veri pionieri dell’arte sciatoria. In particolare Ettore Santi pubblicò alcuni testi fra cui un importante manuale di tecnica sciistica.

La Val Gimont negli anni ’30 del Novecento. Foto di repertorio.

Continua la lettura di La rinascita dei Monti della Luna

Il Signore dei 3 Anelli

Tre Anelli ai Re degli Elfi sotto il cielo che risplende”, non male come incipit, però è già stato usato: non preoccupatevi, non voglio tirare in ballo Tolkien e la sua meravigliosa saga, anche se il potere magico degli anelli in qualche modo rientra in questo raccontino, così come rientra in un certo qual modo un’altra qualità degli anelli: la preziosità.

Preziosi sono gli anelli nello scialpinismo, ma lo stesso concetto lo si può estendere alle escursioni o ai trekking. Caratteristiche: punto di arrivo e di partenza sono gli stessi; si parte e si arriva da itinerari diversi. “A la boucle comme a la boucle” così diceva il mio caro amico Simon, le canadien errant; lui teorizzava che l’espressione massima di un’escursione fosse quella di non passare mai dallo stesso punto. Concetto semplice ma non sempre realizzabile. Occorre essere prudenti, acuire la percezione e la conoscenza del terreno in cui ci si dovrebbe muovere e, per lo scialpinismo, valutare lo stato della neve, visto che in genere, in un anello, si toccano tutte le esposizioni.

Continua la lettura di Il Signore dei 3 Anelli

1991 – 2021: ricordiamo Gian Carlo Grassi

Il primo aprile 1991 perdeva la vita Gian Carlo Grassi in un banale incidente al Monte Bove nei Monti Sibillini. Sono perciò trascorsi ormai trenta anni dalla sua scomparsa. Grassi è stato uno dei grandi scalatori della seconda metà del secolo scorso. E’ stato accademico del CAI e poi guida alpina.
Stasera, giovedì 1 aprile dalle ore 21,  lo abbiamo ricordato con una diretta streaming portando la testimonianza di tanti suoi amici e compagni di cordata.
Questi i link per rivedere la serata:
facebook
youtube

per potersi iscrivere sul nostro canale youtube il link è … https://www.youtube.com/channel/UC4F9Rt3b7vcBsoBBC7xJKsw Continua la lettura di 1991 – 2021: ricordiamo Gian Carlo Grassi

Sorprese virtuali nell’uovo 2021

La Pasqua è ormai vicina e sembra così irreale non poter programmare gite e camminate in compagnia. Capovolgendo il rigido divieto imposto dall’emergenza proviamo con la fantasia a rompere le uova al Covid e far schiudere nel paniere le immagini più care che ognuno di noi conserva nel cuore e nella mente di Pasque felici. Non per una nostalgia che porterebbe altra solitudine ma come simbolo di speranza e di uscita (presto non più virtuale!) dal tunnel.

Il ricordo più semplice può essere la prima uscita di primavera nei prati a raccogliere i “ravisùn”, o una passeggiata al disgelo su sentieri fra chiazze di neve e zolle di terra già più morbide al passo che bisbigliano all’orecchio l’ultimo soffio dell’inverno.

Continua la lettura di Sorprese virtuali nell’uovo 2021

IL MUSINE’ HA BISOGNO DI TE PER RINASCERE

Per l’U.G.E.T.  il Musinè non è solo la montagna più vicina a Torino ma rappresenta l’inizio della sua oltre centenaria storia:

L’Associazione U.G.E.T. (Unione Giovani Escursionisti Torinesi) viene costituita il 9 marzo 1913 da un gruppo di giovanissimi ( l’ideatore, Giovanni Ferraris, è il più anziano: ha 19 anni! ) al termine di una lunga escursione cominciata a Torino, in piazza dello Statuto, alle 4 del mattino e terminata sul Monte Musinè, dopo 8 ore di cammino. Gli altri componenti del gruppo sono: Biancardi, Raviola, Tegani, Trabbia, Giulio Verrone. L’iniziativa ebbe successo tanto che nel volgere di pochi anni l’associazione raggiunge il migliaio di soci.

Il Comune di Caselette in collaborazione con il Corpo Volontari A.I.B. Piemonte, i Priori del Santuario Sant’Abaco, l’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Caselette ed il Club Alpino Italiano – Sezione di Alpignano ha avviato un’iniziativa in favore dei territori alpini del Monte Musinè colpiti dall’incendio nei giorni scorsi. Il progetto denominato “IL MUSINE’ HA BISOGNO DI TE PER RINASCERE” è destinato ad un intervento di riforestazione.
Chi intende aderire alla Raccolta Fondi puo’ effettuare un versamento tramite Bonifico con causale: “AIUTIAMO IL MUSINE’”
Conto corrente intestato al COMUNE DI CASELETTE presso
UNICREDIT S.P.A. Agenzia di Alpignano
IT43T0200830040 000101826172 Continua la lettura di IL MUSINE’ HA BISOGNO DI TE PER RINASCERE