L’iniziativa è organizzata nell’ambito del progetto “Sicuri in montagna”, dedicato quest’anno ai medici, agli infermieri e a tutto il personale sanitario italiano
“Serve una grande responsabilità e scelte conseguenti – chiede Maurizio Dellantonio, il presidente nazionale del Cnsas – ogni incidente in montagna aggrava la mole di lavoro per l’intera sanità, impegnata nel fronteggiare l’emergenza Covid-19: è per questo che lanciamo questo video per chiedere che gli sport a rischio in montagna siano per una volta messi in secondo piano nelle scelte degli appassionati. Le alternative non mancano e potrebbero essere occasione per scoprire attività, percorsi e località meno note”.“Non si può che condividere l’invito alla prudenza del presidente Dellantonio e alla diversificazione delle attività in terreno aperto, grande quanto tutta la montagna italiana. In un momento in cui nessuno deve abbassare la guardia, dobbiamo però auspicare la ragionevolezza dei provvedimenti che sappiano guardare alla montagna consentendo, nel rispetto delle regole, ciò che, lungi dal porsi in un rapporto di causa effetto, con la diffusione del virus tutela la salute di moltissimi cittadini amanti della montagna”, afferma il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti.