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IL CLUB ALPINO ITALIANO ASSUME PER LA SEDE

Club Alpino Italiano: concorsi per Laureati

Il Club Alpino Italiano ha pubblicato un avviso di selezione per il reclutamento di 2 risorse da impiegare presso la Segreteria Generale e l’Area Economato Patrimonio.
Le assunzioni sono a tempo indeterminato e pieno (categoria C1).
Il bando di concorso scade in data 27 giugno 2019.
REQUISITI
I candidati ai concorsi per l’assunzione del CAI devono essere in possesso dei seguenti requisiti generici:
– età non inferiore a 18 anni;
– cittadinanza italiana o cittadinanza di altro Stato membro della Unione Europea o altra cittadinanza tra quelle ammesse dai bandi;
– idoneità fisica all’impiego;
– essere in posizione regolare nei riguardi degli obblighi militari per i nati fino al 1985;
– godimento dei diritti civili e politici;
– non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo, né essere stati destituiti, dispensati o licenziati dall’impiego presso una pubblica amministrazione, né essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale.
Inoltre, ai partecipanti ai concorsi si richiede il possesso di uno dei seguenti titoli di studio:
– SEGRETERIA GENERALE
Diploma di Laurea o Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in Lettere, Lingue e culture moderne, Discipline giuridiche, Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, Scienze dell’Economia e della Gestione aziendale, Scienze della Comunicazione, Scienze Economiche, Scienze politiche e delle Relazioni internazionali.
– ECONOMATO PATRIMONIO
Diploma di Laurea o Laurea Specialistica o Laurea Magistrale in Ingegneria civile e ambientale, Scienze dell’Architettura, Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale, Scienze e tecnologie agrarie e forestali, Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura.
SELEZIONE
I vincitori dei concorsi pubblici saranno selezionati attraverso le seguenti prove d’esame:
– concorso Segreteria Generale: prova scritta, prova pratica e prova orale sulle materie elencate sul bando;
– concorso Economato Patrimonio: prova scritta a carattere teorico-pratico e prova orale sulle materie indicate sul bando.
Qualora il numero delle domande risulti superiore a quello stimato dalla Commissione, sarà espletata una prova preselettiva, precedente alle suddette prove, e volta a ridurre il numero dei candidati.
DOMANDE
Per partecipare ai concorsi del CAI per le assunzioni a tempo indeterminato, è necessario compilare gli appositi moduli di domanda, allegati ai bandi, e presentarli entro il 27 giugno 2019, secondo una delle seguenti modalità:
– a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Direzione del Club Alpino Italiano – Via Errico Petrella n.19 – 20124 Milano;
– consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo della Sede Centrale del CAI di Milano;
– tramite una casella di posta elettronica certificata personale all’indirizzo PEC: cai@pec.cai.it.
Unitamente alla domanda di ammissione al concorso, si dovrà allegare la seguente documentazione:
– ricevuta del versamento della tassa di concorso, pari a 10 euro, da effettuare secondo le modalità indicate sui bandi;
– copia del documento di identità in corso di validità;
– curriculum vitae, datato e sottoscritto;
– dichiarazione sostitutiva di certificazioni e atto di notorietà (allegato B).
Ogni altro dettaglio sulla compilazione e presentazione delle istanze di ammissione al concorso, è riportato sui bandi.
BANDI
I partecipanti ai concorsi pubblici per le assunzioni del CAI sono invitati a leggere attentamente i bandi, come tutte le successive comunicazioni in merito alle procedure concorsuali ed alle graduatorie finali, pubblicate sul sito internet del Club Alpino Italiano, sezione ‘Bandi / Corsi / Appalti’

FRATELLI E COMPAGNI DI CORDATA

All’ MUSEO ALPINO DUCA DEGLI ABRUZZI di Courmayeur  presso la  Casa delle Guide la mostra temporanea:
FRATELLI E COMPAGNI DI CORDATA
Alessio e Attilio Ollier
Storia di due Guide Alpine di Courmayeur

da metà Giugno a fine Settembre
orario di apertura: 08.30/12.30 – 16.00/18.30
Lunedì Chiuso

IN ARRIVO MONTAGNE360

Sul numero di giugno in uscita della rivista del CAI uno speciale sulle scuole all’aperto, oltre a tante pedalate, incontri e proposte escursionistiche. Sempre ricche le pagine dedicate al Sentiero Italia CAI.

31 maggio 2019 – La natura è maestra. La sua osservazione ha reso possibile la creazione del nostro mondo artificiale. Gli antichi filosofi ricavarono dalla sua continua osservazione le tesi che furono all’origine del pensiero e della cultura occidentale. Un elemento di cui spesso l’uomo moderno si dimentica, chiuso sempre nelle nostre città, circondato da file ininterrotte di case.
È alla natura che si fa insegnante, scuola e maestra che è dedicato il numero di giugno di Montagne360. Imparare all’aria aperta è il titolo della copertina della rivista del Cai.
Una scelta quella delle scuole all’aperto che a molti genitori potrebbe far erroneamente paura come spiega il direttore Luca Calzolari nell’introduzione all’argomento: “E in inverno?, si domanderà qualcuno. La paura del freddo è una falsa concezione del tema. I bambini, se stanno al chiuso, si ammalano di più. Lo dice la scienza. Non è la temperatura in sé a determinare il successo delle attività: basti pensare che in Scozia gli alunni trascorrono all’aperto la metà del tempo”.
Dunque niente paura. A raccontare storia e benefici della “rete nazionale delle scuole all’aperto” d’altronde sono tre pedagogisti: Corrado Bosello, Monica Gori e Simona Serina. Interessante anche la testimonianza di Carmelo Adagio, preside che racconta la sua “Scuola di montagna”. Nel titolo dell’articolo si sottolinea l’importanza di valorizzare questo modo di insegnare: “Imparare la matematica, la scienza e la storia immersi nella natura si può. Anzi, si deve”. Nelle pagine dello speciale, poi, l’intervista a una professoressa di filosofia, dove il racconto delle scuole si mescola alla citazione di Jean Jacques Rousseu e Michel Foucault, testimonial illustri contro una scuola al chiuso che secondo il filosofo francese del Novecento somiglierebbe ad un “carcere”. Il numero presenta anche il racconto dell’esperienza norvegese.
Spazio, come sempre, al Sentiero Italia Cai, protagonista al Trento Film festival con un partecipato convegno. Il viaggio, la staffetta che sta risalendo il cammino che unisce l’Italia, intanto, continua e viene riassunto in una sorta di diario di bordo. Il presidente regionale Giancarlo Tellini fa poi il punto della situazione sui lavori al Sentiero Italia CAI in Toscana, 26 tappe. Prontissima è l’Emilia-Romagna, come spiega il presidente regionale Massimo Bizzarri.
Il numero contiene anche la relazione morale del presidente generale Vincenzo Torti e Andreina Maggiore, Direttore del Cai, riporta i dati che disegnano una grande solidità finanziaria per l’associazione.
Spazio poi alla conferenza genovese su lupo e grandi carnivori, alla pedalata “sulle colline di Monte Morello” e a una proposta di trekking a Ischia. Poi il racconto delraduno spelelogico nazionale “Impronte” a Icnussa, in Sardegna.
Il portfolio è dedicato all’”ultimo vallone selvaggio”, con gli scatti di tre fotografi di montagna impegnati in un progetto in difesa delle Cime Bianche, sviluppato attraverso le quattro stagioni: un modo diretto per far nascere e diffondere consapevolezza.
Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo CAI completano come sempre il numero di giugno, in tutte le edicole a 3,90 euro.
Valerio Castrignano (articolo tratto da www.loscarpone.cai.it)

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logo_uget_70x70SOSTIENI LA TUA SEZIONE Fai pubblicità tra i tuoi amici, familiari e parenti, per questa iniziativa:
5 per mille a favore del CAI UGET Torino.

Codice Fiscale da citare nella dichiarazione dei redditi: 80089960019

tesoriera

Anche quest’anno è stato pubblicato l’elenco dei destinatari del contributo 5 per mille 2017: verranno erogati alla nostra sezione euro 4.777,65 grazie a 89 Soci contribuenti … grazie!
Per noi si tratta di un importante aiuto che può crescere se anche altri tra i nostri 2.554 Soci ed i loro amici e familiari decidessero di destinarci la propria scelta.
Ci permettiamo di voler dare alcune INFORMAZIONI PRATICHE (scarica qui il volantino):
Presenti il 730 o il Modello Unico?

  • Metti la tua firma nel riquadro “Onlus – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale …”
  • Inserisci nello spazio “codice fiscale del beneficiario” il codice fiscale del CAI UGET 80089960019

Non devi presentare il 730 o il Modello Unico, ma hai redditi da dipendente o pensionato?

  • Compila la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, firmando nel riquadro indicato come “Onlus – Organizzazioni non lucrative di utilità sociale …” e indicando il codice fiscale del CAI UGET 80089960019
  • Inserisci la scheda in una busta chiusa
  • Scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale
  • Consegnala a un ufficio postale, che la trasmetterà gratuitamente.

TEA NEL DESERTO

Correre la Marathon Des Sables, la dura gara nel deserto di 250 km, è un sogno di molti trail runner. Spesso si pensa, erroneamente, che sia un’impresa per super uomini, per atleti. Tea Geraci ci è riuscita ed è stata Finisher alla sua prima Marathon Des Sables. Si è classificata 2° V3 dietro ad una veterana francese.
La Marathon des Sables è una corsa sulla distanza di 240 km che si svolge interamente nel Sahara marocchino.
La manifestazione dura una settimana, con sei frazioni e un giorno di riposo. I partecipanti percorrono la lunghezza della maratona in completa autosufficienza alimentare; lungo il percorso c’è un ristoro ogni 10 km dove i partecipanti possono ritirare la razione personale di acqua giornaliera (nove litri).

“Ed io che nel deserto non ci volevo andare!
Ogni volta che il mio collega Enrico, viaggiatore e appassionato di Africa mi diceva: “vedrai che un giorno l’altro farai la Marathon des sables” io rispondevo “ma per carità sabbia che ti entra dappertutto, caldo, sete …no no a me piace andare in montagna”.
E poi nel settembre 2017, durante la colazione in hotel a Courmayeur la domenica mattina dopo aver concluso il TOR, un ragazzo, altro finisher e anche finisher MdS, pronuncia le terribili e magiche parole “ma chi finisce il TOR può fare senz’altro anche la MdS !”.
Non lo sapevo ancora ma ero già stata infettata dal virus, o come preferite il tarlo si era accomodato nella mia testolina e aveva cominciato a lavorare.
E cosi dopo aver cominciato a chiedere qualche info di qua e di là ….mi ritrovo già iscritta!
E da quel momento, facevo finta di niente ma avevo solo MdS nella mia mente!
Ho letto tutto quello che era stato pubblicato, libri, interviste e consigli, online e cartacei, nonché visto tutti i video girati dell’organizzazione e dai vari partecipanti.  Ho persino studiato le classifiche per avere un metro di paragone, non certo con i top runner, ma con atlete più o meno al mio livello, perché piu’ si avvicinava la data e più cresceva l’ansia.
Il problema è che era un mondo tutto sconosciuto e come la prepari a Torino una gara nel deserto ???
Infine sono arrivata a lui, il mitico, il Signore del deserto, Marco Olmo e ho partecipato al suo stage un mese prima della gara.
Utilissimo e piacevole, ne é valsa la pena già solo per capire che le scarpe scelte non sarebbero state idonee.
E cosi il 7 aprile alle 8 in quel video dello start, visto e rivisto nei mesi passati, con Patrick sul tetto della jeep e la musica degli acdc, c’ero anch’io !!!”

Scarica QUI la locandina