La Pasqua è ormai vicina e sembra così irreale non poter programmare gite e camminate in compagnia. Capovolgendo il rigido divieto imposto dall’emergenza proviamo con la fantasia a rompere le uova al Covid e far schiudere nel paniere le immagini più care che ognuno di noi conserva nel cuore e nella mente di Pasque felici. Non per una nostalgia che porterebbe altra solitudine ma come simbolo di speranza e di uscita (presto non più virtuale!) dal tunnel.
Il ricordo più semplice può essere la prima uscita di primavera nei prati a raccogliere i “ravisùn”, o una passeggiata al disgelo su sentieri fra chiazze di neve e zolle di terra già più morbide al passo che bisbigliano all’orecchio l’ultimo soffio dell’inverno.
Augurando a tutti gli Amici del C.A.I. una vicina ripresa di viaggi e attività auspico il rinascere del senso di appartenenza che può vincere l’isolamento che si è impossessato di noi, nostro malgrado. Mettiamo nell’uovo simbolico 2021 le nostre aspettative e resettiamo le idee in attesa che ri-diventino reali. E’ vero che lo sport in solitaria è concesso ma mai come ora dovremmo desiderare aggregazione e compagnia anche se ancora per un po’ viaggeremo solo sfogliando libri e riviste di montagna : le immagini di paesaggi noti o da scoprire restituiranno fiducia verso la Natura che ci aspetta sempre e ci ammonisce nella sua bellezza senza tempo: un viaggio può interrompersi all’improvviso e sconvolgere la vita dei singoli o dell’intera Umanità. Insieme ai rimedi, ai vaccini, a ogni tipo di cautela necessaria e indispensabile possiamo aggiungere nello zaino la speranza che, così come il camminare, apre spiragli, ritrae squarci imprevisti, è nemica della fretta, accompagna il silenzio e risveglia un idea più alta del vivere.
Auguri a tutti di bene.
Excelsior !
Ivo Pollastri