SSA.2 1 Uscita CIMA DELLA FASCIA

26 Marzo 2023

Mi scuserà il Sommo Poeta Fiorentino se lo citerò impunemente ma per introdurre la nostra prima gita SSA2 narrata dalla voce del Nostro Bardo per antonomasia, l’esimio Cavour (che questa volta ha superato se stesso prevedendo anche una colonna sonora), non ho potuto esimermi dal richiamare alla memoria alcuni sui versi

"O frati," dissi, "che per cento milia
perigli siete giunti a l’occidente,
a questa tanto picciola vigilia

d’i nostri sensi ch’è del rimanente
non vogliate negar l’esperïenza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza".

Li miei compagni fec’io sì aguti,
con questa orazion picciola, al cammino,
che a pena poscia li avrei ritenuti;

e volta nostra poppa nel mattino,
de’ remi facemmo ali al folle volo,
sempre acquistando dal lato mancino.

Dante Inferno Canto XXVI
A te la parola, Cavùr!

Terminato il corso SA1, inizia la parte SA2, che – come recita la didascalia sull’home page

“è rivolta a chi intende perfezionare la propria tecnica scialpinistica, avendo già frequentato il corso base. Il corso prevede uscite di maggiore impegno del precedente anche in alta montagna e su ghiacciaio, con l’intento di illustrare quelle tematiche necessarie a completare la formazione scialpinistica del partecipante”.

Mi ci approccio inquieto. La fauna e i ritmi dell’SA2 sono tutt’affatto diversi dal corso precedente… alla fase avanzata partecipano giovani guerrieri, che hanno passato l’inverno ad affilare le lance e a lustrare il loro astuccio penico. Sarà dura.

Meta Cima della Fascia, sopra Limone.

La descrizione della gita richiede la distinzione in un primo tempo, ed in un secondo tempo; e – visto che in qualche precedente relazione di talentuose penne l’incipit era dedicato al ricordo di una canzone – anche due distinte colonne sonore.

PRIMO TEMPO

Emozioni – Lucio Battisti

“E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere seeee, poi è tanto difficile morireeeeee”

Mettere la sveglia alle 5 di mattinaaaa, sapendo cheee

Sono le 4 perché c’è il cambio dell’oraaaaa

E svegliarsi 10 volte nella notte perchééé, sei un digital immigrate e non ti fidi che il telefono cambi l’ora in automatico ed il TG ha detto di spostare le lancetteeee

Sperare di dormire un po’ in macchinaaaa

Ma sei con Kia che conosce la tangenziale come uno arrivato a Torino da Ragusa l’altro ieri, quindi ti mette uno stress di sbagliare strada che ti toglie ogni velleitààààà

E poi tiene  in macchina la temperatura di una trunaaaaaa

Iniziare a camminare tra le primule con il peso di Atlante sulle spalleeee

Mentre Albi ti dice che quindici giorni fa qui c’era neve ed era sceso con gli sci fino a Cuneoooo

Mettersi gli sci e levarli di nuovo dopo cinque minuti, e iniziare a pensare che Albi ha fatto proprio bene a farci venire qui a 2 ore di macchina per salire tra i bucaneveee..

” a 2 ore di macchina per salire tra i bucaneveee.. ” Foto: Enzo Scian

SECONDO TEMPO

We are the Champions Queen

“We are the champions, my friends And we’ll keep on fighting till the end”

Dopo bella salita tra pendii finalmente innevati, a tratti ripidi, con guche talvolta impegnative su neve infida, davanti a noi si para il canalino Nord della fascia. Calziamo i ramponi, rimettiamo gli sci sugli zaini, ma non per salire tra i mughetti, bensì per l’arduo cimento. Il canalino ha una pendenza intorno ai 35°/40°, richiede cautela nella salita, come ci ricorda un cellulare che ad un certo punto imbocca il pendio in senso inverso al nostro a velocità sostenuta, battendo il record di rimbalzi su neve (verrà recuperato, miracolosamente integro, al ritorno).

Foto: Enzo Scian

Un passo dietro l’altro, con gambe e polmoni che si lamentano, si sale.

Nel tratto finale, più ripido, è necessaria la picozza. La salita è impegnativa quanto spettacolare, ma l’uscita nel sole, sulla cresta, è sublime. Ancora un tratto di fatica, e siamo alla croce della cima, 2.495 m, dopo 1.400 m di dislivello. Gioiosi abbracci, contornati dallo stupendo panorama. Tutti ci spertichiamo in lodi e complimenti per Albi, che ha scelto una gita fighissima, del che mai nessuno aveva dubitato..

Foto: Enzo Scian

Nota a margine: lodi anche per il sottoscritto… Recentemente la Premier Giorgia Meloni, citando peraltro la leader dell’opposizione Elly Schlein, ha dichiarato: “Le donne sono sottovalutate, non ci vedono arrivare. I più hanno sempre scommesso sul mio fallimento”. Vale anche per gli aggregati…

La discesa è divertente e varia: pendii ripidi si alternano a traversi, abbiamo anche una breve risalita per scavallare un colle. Neve a tratti ottima. Il meteo inizia a peggiorare: si alza il vento, iniziano a cadere le prime gocce. Anche su questo angolo delle Alpi, sapientemente scelto da Albi, vira al brutto; in Val d’Aosta è già bufera dal mattino.

“La discesa è divertente e varia” Foto: Gaia Testore

Concludiamo percorrendo ancora con portage l’ultimo tratto nel bosco, ma gli sci ora pesano meno e primule e bucanevi sono un contorno floreale più gradito; è l’effetto di una gran bella gita.

Cavùr

E ora le vostre fotooo

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