Volti nuovi al Rifugio “Monte Bianco”

Vi presentiamo il nuovo rifugista

Testo di Giovanna Bonfante. Foto archivio Campedelli.

Alex e Francesca.

Seppure alla prima esperienza come gestore, Alex Campedelli, presidente delle guide alpine di Courmayeur, ingegnere, tecnico del soccorso alpino, vanta comunque una discreta pratica per aver lavorato nei rifugi negli anni
giovanili e per averli frequentati a lungo per lavoro. Sarà coadiuvato nell’attività dalla moglie Francesca, maestra di sci, dalla mamma, cuoca per molti anni nei locali della valle, e dall’amico e collega Franco Perlotto.

  • Una gestione quasi a km zero? … viene istintivo chiedere ad Alex.
    “ Sì, questo ci permette di ampliare i periodi di apertura, ma soprattutto di cercare di dare un taglio più alpinistico alla struttura. Pur esordendo nella stagione invernale, che è quella dedicata in maggior parte allo sci di discesa, non vorremmo essere il “bar sulle piste”, ma ritengo ci possa essere il margine per lavorare sullo scialpinismo, sulle escursioni con le ciaspole e soprattutto sul fuoripista, che è un po’ il mio terreno d’azione preferito. Negli anni scorsi, ovviamente senza la gestione del rifugio, la stagione invernale era caratterizzata, mediamente, da cinquanta uscite di scialpinismo. Tra le varie proposte che vorrei attuare c’è la richiesta del trasferimento del “campo artva” nei pressi del rifugio, per mettere anche questa struttura a disposizione di quanti praticano lo scialpinismo, scuole Cai, gruppi e guide.”
  • L’apertura sarà continuativa?
    “Nonostante l’aiuto di Franco, che sarà quasi il “custode” del rifugio, dopo la chiusura degli impianti, in primavera, sarà più difficile raggiungere e tenere aperto il rifugio, ma si pensava di utilizzare i mesi di giugno e settembre, in cui l’afflusso è sicuramente minore, per organizzare corsi di montagna, affiancati da corsi di lingue per i ragazzi delle scuole. Inoltre, anche nei periodi autunnali, se la stagione lo consente, non è un problema, vista la conduzione familiare, proporre l’apertura anche nei fine settimana.”
  • Quando si intraprende una nuova avventura a volte si insegue anche un sogno…
    “Mi piacerebbe far diventare il rifugio “Monte Bianco” una sorta di campo base, rifacendomi un po’ a quello che è stato il Monzino nel periodo in cui era gestore Franco Garda, negli anni ‘90 e il rifugio veniva utilizzato per i corsi delle guide, del soccorso alpino e per elicotteristi. Addirittura vorrei inserire la dicitura “campo base” nel logo dell’attività, coinvolgendo eventuali corsi guide.”
  • Esordisci in un momento un po’ difficile per la situazione sanitaria…
    “Beh, oltre la situazione mondiale c’è anche quella locale; a febbraio è caduta una frana dallo Checrouit e attualmente non si hanno ancora certezze sulla riapertura completa degli impianti… Comunque sono molto motivato e abbastanza giovane (39 anni) per affrontare questa avventura e sicuramente iniziare a collaborare con l’Uget è un bel trampolino di lancio. Inoltre ringrazio Marco (Champion nda) che in questo momento mi sta dando una grossa mano nel passaggio di consegne; è bello che ci sia collaborazione tra colleghi e sono consapevole che dopo trentadue anni di sua presenza per me sarà dura fare meglio!
Contattate sempre il rifugio prima di salire

Un grande augurio ad Alex e alla sua famiglia ed un invito a tutti i soci a verificare di persona l’ospitalità e l’accoglienza della nuova gestione.