Gita al Santuario di Sant’Ignazio

Il Santuario di Sant’Ignazio, data la sua collocazione, non può passare inosservato a chi risale le Valli di Lanzo. Ha anche una firma illustre: Bernardino Vittone. La sua quota (931 m) è modesta ma partendo dal basso diventa una passeggiata interessante per la stagione delle giornate corte.

Il percorso descritto non presenta difficoltà, anche con un po’ di neve, e risulta adatto anche ai soci un po’ avanti con gli anni. Volendo si può arrivare in treno al punto di avvio. Il dislivello è modesto, inferiore ai 500 m, ma il percorso ad anello allunga piacevolmente il tragitto.

Santuario di Sant’Ignazio da Loyola, Pessinetto (foto S.Colagrande)

Partiamo dalla stazione ferroviaria di Germagnano (485 m) e, attraversando verso destra l’abitato, troviamo presto la strada per la frazione Margaula. Tagliando qualche tornante per campi e boschi raggiungiamo in breve la frazione, in bella posizione sopra il capoluogo. Si può raggiungerla in auto ma vi è poco spazio per parcheggiare.

Raggiunte le ultime case a sinistra, troviamo un sentiero che, alternando salitine e tratti piani panoramici, contorna le pendici del Monte Momello. Lontano in basso si scorge il Ponte del Diavolo di Lanzo. Ad un bivio ignoriamo il sentiero che sale verso la cima e proseguiamo nel bosco in un lungo saliscendi. Il paesaggio via via si apre verso l’imbocco della valle di Viù e verso Traves e, di tanto in tanto,  appare la nostra meta.

Panorama verso Traves (foto S.Colagrande)

Finalmente, con l’attraversamento del rio Funghera, riprendiamo per un tratto la salita seguita da un ulteriore spostamento in avanti. Siamo ormai tanto sotto al santuario che la costruzione è scomparsa alla vista. Ad un bivio ben  segnalato (759 m) attacchiamo una dura risalita a scalini che ci porta sui prati vicini al cancello di ingresso. C’è il cancello chiuso ma non la cancellata per cui entriamo tranquillamente senza incontrare anima viva. Chiaramente, data la stagione, è tutto chiuso ma noi sappiamo che dietro  la monumentale costruzione troveremo un ampio piazzale panoramicissimo con tanto di tabella per leggere il paesaggio. Il piazzale è contornato da roccette in pieno sole, posto ideale per il picnic. Per chi preferisce soluzioni meno spartane basta ridiscendere al cancello e scoprire che nel paesino sottostante si trova un grande bar trattoria. Il tempo di percorrenza, per chi cammina con andatura “non sportiva” è poco più di 2 ore.

La discesa sarà più diretta: arrivati all’asfalto costeggiamo le poche case tenendoci a destra e, dopo 150 – 200 m troviamo a destra le indicazioni del sentiero che scende verso Germagnano. Sentiero buono e spesso panoramico che in un’oretta ci porta ad un caratteristico colletto. Di qui seguiamo in leggera salita la lunga cresta del Monte Momello e, arrivati alla sommità ci fermiamo per goderci il vastissimo panorama della conca di Lanzo illuminata dal sole ormai basso. Seguendo il sentiero la discesa è rapida e chiudiamo l’anello incontrando il sentiero del mattino. Ormai Margaula è vicina e in breve raggiungiamo anche il capoluogo.

di Pier Felice Bertone