Marzo 2016. Quattro rappresentanti del gruppo agonistico di sci nordico: Carla Lagori, (che festeggiava l’agognata pensione), Roberta Magnetto, Sergio Cocordano ed Andrea Amerio hanno preso parte alla competizione amatoriale più lunga e più antica del mondo: la mitica Vasaloppet. Si corre dall’anno 1922, quando fu istituita per festeggiare i 400 anni di indipendenza della Svezia dal regno di Danimarca ad opera di re Gustavo I Vasa, da cui ha preso il nome. Il percorso si snoda per 90 chilometri da Sälen a Mora, in Svezia, nella regione di Dalarna.
Il viaggio é stato organizzato dall’agenzia di viaggi Running & More di Tesero, località nota ai frequentatori della Marcialonga. All’aeroporto di Stoccolma ci siamo uniti ad una simpaticissima e fortissima comitiva di fondisti trentini, capitanati dal maestro Carmine Tomio, che dedicherà la mattinata di sabato alla paraffinatura e sciolinatura degli sci di tutti i partecipanti. Con loro abbiamo condiviso momenti di spensierata allegria sia prima che dopo la gara.
Le condizioni meteo sono risultate perfettamente in linea con gli standard nordici: infatti, non s’è mai visto il sole, soprattutto nei giorni in cui siamo usciti con gli sci. Il venerdì precedente, sugli ultimi 17 km. del percorso, e la eomenica, giorno della gara, siamo stati accolti da abbondanti nevicate. La giornata della “Vasa” inizia molto presto, con sveglia alle 2:30 del mattino, colazione tra le 3 e le 3:30 e partenza per Sälen intorno alle 4:15, causa il traffico intenso ed i limiti di velocità che al nord sono molto rigidi. All’arrivo a Sälen la temperatura è di -2°e nevica abbondantemente, condizione che caratterizzerà circa due terzi di gara. La neve é molto veloce (molto più che durante la Marcialonga) ma, ahimè, i binari sono una chimera e quindirisulta molto difficile stare in equilibrio. Così l’effetto ”neve veloce” viene pesantemente annacquato.
Tre su quattro di noi riusciranno a tagliare il traguardo nei tempi massimi consentiti: bravi a tutti in ogni caso, alla Vasa è importante esserci!
Il lunedì si riprende la strada di casa e a Monaco di Baviera salutiamo i nuovi amici trentini, con la promessa di incontrarci nuovamente in tempi brevi.
Andrea Amerio, scuola fondo escursionismo