Presentazione in sede giovedì 10 ottobre ore 21
Lorenzo Barbié, torinese, classe 1949, è autore di guide alpinistiche, scialpinistiche ed escursionistiche. Da oltre cinquant’anni è socio del CAI UGET Torino; dal 1982 è istruttore alla Scuola nazionale di alpinismo “G. Gervasutti” del CAI Torino e da 10 anni è iscritto alla Pacific Crest Trail Association. Ha collaborato con le più importanti riviste del settore. Molto attivo in montagna, è un appassionato di grandi viaggi in totale autonomia. Tra le sue mete, l’America Latina, l’Asia (Himalaya, Turchia e Medio Oriente), ma anche l’Islanda, il Canada, gli Usa, oltre ai Paesi europei e all’Italia. Da segnalare una sua permanenza presso gli indigeni del Quiché, in Guatemala, e la traversata in sci dell’isola di Creta e delle montagne dell’Armenia.
Barbié è stato il primo a compiere, con alcuni suoi compagni, il periplo del San Lorenzo, la seconda cima più alta della Patagonia. Nel 2008, poi, è stato il primo italiano a percorrere integralmente il Pacific Crest Trail. Nel 2012 ha percorso 500 km sul Colorado Trail. Nel 2014 ha effettuato un lungo percorso tra i monti di Kossovo, Montenegro e Albania. Nell’estate 2017 ha concatenato L’Alta Via dei Monti Liguri e la GEA, percorrendo a piedi 780 km di sentieri. 148 giorni di cammino lungo il Pacific National Scenic Crest
Trail, 2665 miglia (4287 chilometri), uno dei tre grandi percorsi (gli altri due sono l’Appalachian Trial e il Continental Divide Trial) che attraversano gli Stati Uniti d’America da sud a nord (o viceversa). Sono questi, in estrema sintesi, i dati del lungo trek portato a termine da Lorenzo Barbié, alpinista, sci alpinista e trekker torinese.
Partito il 2 maggio 2008 da Campo, in California, a ridosso del confine con USA-Messico, Barbié, che è il primo hiker italiano ad aver percorso il lunghissimo sentiero americano, ha concluso la sua fatica il 23 settembre al Manning Park in British Columbia, poco dopo aver varcato la frontiera USA-Canada. Tra i due punti estremi del tracciato, il torinese ha attraversato gli stati di California, Oregon e Washington, seguendo un percorso parallelo alla costa dell’oceano Pacifico, lungo le catene montuose che si susseguono e che appartengono alla mitologia degli amanti dei grandi spazi selvaggi: ad
esempio la Sierra Nevada, le Cascades e le North Cascades. Occorre aggiungere che il Pacific Crest Trail attraversa sette parchi nazionali e 41 zone protette (aree wilderness e foreste nazionali). E che l’altitudine del percorso è estremamente variabile: il sentiero tocca il punto più basso nei 70 metri del Bridge of the Gods, il Ponte degli Dei, sul confine tra Oregon e Washington, ma si spinge sino ai 4421 metri del Mount Whitney, nella High Sierra (California centrale), la cima più alta degli States se si escludono Alaska e Hawaii. La maggior parte del sentiero sta sopra i 2000 metri e per circa 15 giorni si sviluppa ancora più in alto, tra i 3000 e i 4000 metri. Dopo
aver letto il volume da cima a fondo, è facile immaginare che la traversata del PCT sia destinata a diventare uno dei pezzi forti della biblioteca dell’avventura.
Lorenzo Barbié – PACIFIC CREST TRIAL
A piedi sulle montagne del Far West
ISBN 978-88-85802-27-8 ww.fustaeditore.it