Nonna racconta – Antiche leggende del Piemonte L’saut d’la bela auda

Mia nonna raccontava storie, era una story teller, come si usa dire oggi. Da abile narratrice qual era, imbastiva trame partendo da fatti personali, aneddoti, storia familiare, fiabe famose e antiche leggende. Una di queste riguardava un luogo reale, che tutti noi conosciamo bene, e una bella ragazza di nome Alda, la bela Auda. La fanciulla viveva in bassa Valle Susa ed era solita portare al pascolo le sue pecore sulle pendici del monte Pirchiriano, sotto la Sacra di San Michele.

C’era, a quel tempo, la guerra con la Francia ­ una delle tante guerre ­ e fu lì che un brutto giorno Alda incappò in un drappello di soldati francesi. Capì subito le loro malsane intenzioni (di certo non intendevano chiedere informazioni sull’attacco della via ferrata) e, vedendosi senza via d fuga, pur di non cadere nelle loro grinfie non vide altra soluzione che gettarsi nel vuoto. Ma la Madonna, impietosita dalla sorte della nostra Alda, volle intervenire con un miracolo e la fece scendere indenne fino in fondo al precipizio. La ragazza, alquanto meravigliata, corse subito dagli amici a vantarsi, e io qui mi immaginavo il suo fervore adolescenziale: “Ehi raga, sapeste cosa mi è successo! Io mi posso buttare giù dalla Sacra e non mi faccio niente, tanto c’è la Madonna che mi protegge. Non ci credete? Volete scommettere?” e, risalito il monte seguita dagli increduli compaesani, ripeté il gesto. Questa volta, tuttavia, non c`era più nessuno a minacciarla e la Madonna, con ogni probabilità, era impegnata a dare soccorso ad altri più bisognosi, così che la bela Auda restò vittima della sua vanagloria.

Testo di Roberta Cucchiaro – Foto di Enrico Muraro

Sulla ferrata alla Sacra di San Michele: la passerella