Testo e foto di Alfio Minissale
Sulle tracce d’Empedocle
Inseguo l’incanto
Aria di vento
Acqua di neve
Terra di cenere
Fuoco di lava
Riconduco all’essenza
La complessità
Di un mondo fragile
Che di sotto
si disgrega intanto
Evaporando sottile
Brontolio
Efesto annoiato
Sputa boli di fumo
Ed i ciclopi
Danzano ritmi in 5/4
Etna, crateri sommitali, nov. 2019
Vista del golfo di Catania con in primo piano il cratere ormai spento chiamato 'La Montagnola'
Vista dalla località torre del Filosofo, che secondo la tradizione fu dimora del filosofo greco Empedocle che da li, tra i primi, osservò e studiò i fenomeni eruttivi del vulcano.
Nuovi Crateri di Sud Est che negli ultimi anni sono stati i più attivi e che in poco più di un decennio hanno raggiunto la stessa altitudine del cratere centrale
Cratere centrale, costituito dai due sistemi differenti chiamati 'La bocca nuova' e 'La voragine'. La leggenda vuole che Empedocle, credendosi un Dio, si gettò proprio nel cratere dell'Etna, ma questo rivelò la sua natura umana e mortale restituendo di lui solo i calzari di bronzo.
Vista dei due edifici vulcanici principali dell'ETNA: a sx cratere centrale e a dx i crateri di Sud Est. Secondo la mitologia greca all'interno del vulcano risiedeva il Dio del fuoco EFESTO e i suoi aiutanti, i Ciclopi.