Il giro già da parecchio tempo aveva attirato la mia attenzione: è bello, è facile, è vicino, è impegnativo… il giusto e, in fondo, è personalizzabile. Lo si può fare in estate o in inverno, in senso orario o antiorario, lo si può persino ritagliare a seconda delle proprie condizioni fisiche e lo si può iniziare da diversi punti. Insomma, se siete alla ricerca di un bel giro in montagna, a due passi da Torino, un giro tosto ma alla portata di chiunque abbia fiato e gambe, questo è il giro che fa per voi. Resta solo da aggiungere che sia al Gastaldi che al Cibrario si mangia benissimo (non me ne vogliano i cugini francesi ma qui da noi siamo ad un altro livello!) e gli ingredienti ci sono tutti!
Grazie alla possibilità di potere personalizzare il giro io avevo optato per un giro in giornata e con gli sci. Farlo in una unica tappa vuol dire “correre” ma in realtà sto un po’ barando. Mi spiego meglio: il giro “originale” si snoda su un percorso circolare di 32 km tra i 2200 ed i 3200 metri di quota e consta di tre tappe. Tutto a cavallo tra Francia ed Italia, nelle Alpi Graie Meridionali, usa come punti di appoggio i rifugi Cibrario, Gastaldi ed Averole. Ogni rifugio dispone di locale invernale rendendo il Tour fattibile anche in totale autonomia se lo volete fare “alla polacca”. Vi è però una versione “short” che “taglia” fuori la parte sud transitando unicamente dai rifugi Gastaldi ed Averole (è quindi il periplo della sola Bessanese, alta 3604 metri e taglia fuori la Croce Rossa).
Con Tommaso e Claudio, abbiamo optato per questo giro più veloce e, giusto per non tirarci troppo il fiato, abbiamo anche deciso di partire dal rifugio Gastaldi, quindi già in quota, al mattino. Il rifugio, che in inverno è consigliabile raggiungere passando dal ripido canale di Arnas, lo abbiamo così iniziato la sera di Martedì 15 Aprile, con una suggestiva luna appena nata e, con la fastidiosa compagnia di un poco gradevole venticello notturno. Mercoledì 16 tarda colazione alle ore sette e partenza. C’è un persistente vento, seppur debole, ma, data la quota, si fa sentire. Iniziamo scendendo nel Pian Gias per percorrerlo tutto. Faremo quindi il giro in senso anti-orario puntando subito al ripido Collerin. Il primo tratto ci fanno compagnia oltre a due vecchie volpi come Dario e Antonio incontrati casualmente al Gastaldi, una dozzina di scozzesi che puntano all’Albaron. Con una coppia di francesi abbiamo completato la lista clienti presenti la sera precedente al Gastaldi. Come si può notare, anche qui, come altrove, gli Italiani sono una razza in via di estinzione, almeno alle quote superiori ai 2000 metri…
Quest’estate lo rifaremo in scarpette da corsa e tenuta adamitica. Ovviamente cambiandolo un po’… Ho già delle idee in proposito ben precise…
Il tour della Bessanese è descritto dettagliatamente su http://www.tourdellabessanese.eu/ e su http://www.tourdellabessanese.com, su quest’ultimo sono disponibili anche le tracce GPS.
Il Rifugio Gastaldi ha un sito ed una pagina facebook sempre aggiornata