Un percorso che ricorda il famoso letterato Augusto Monti
Testo di Michele D’Amico. Foto di Roberta Cucchiaro

23-5-2020 – Sentiero Augusto Monti Gita TAM esplorativa Sono tornato lì con in testa la proposta di una gita TAM: c’ero stato molto tempo fa, ne conservavo il ricordo della suggestione dei luoghi, e poco altro. Innanzitutto chi era Augusto Monti. Fu scrittore e insegnante, il Professore per antonomasia, Liceo D’Azeglio a Torino; a quasi cento anni dall’abbandono forzato il suo mito aleggia per quell’edificio: <<Ma mamma! Non sai chi era Augusto Monti?!>>
Così la neo diplomata, al D’Azeglio, figlia di mia nipote: un autentico cazziatone. Monti nel 1931 dovette lasciare quella scuola ormai preda del regime fascista, diede lezioni private ai figli di Agnelli; nel ‘35 fu arrestato perché antifascista, mandato al confino, liberato nel ‘39, ben presto entrò in clandestinità e partecipò alla Resistenza. Monti, l’educatore, al D’Azeglio formò quel gruppo di giovani ginnasiali che poi a cavallo della guerra avrebbero incarnato l’intellighenzia non solo di Torino ma dell’Italia: Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Leone Ginzburg, Massimo Mila (musicologo e alpinista), Franco Antonicelli, Tullio Pinelli (scrisse il 90% dei film di Fellini), Vittorio Foa, e tanti altri ancora, (ad es. Argan, futuro sindaco di Roma e storico dell’arte). Monti aveva qui, a Cordria, il suo buon ritiro; innamorato di questi posti ci scrisse un libro, “Val d’Armirolo, Ultimo Amore”. Già, l’Armirol … lì il torrente non lo chiamano Romarolo, come in cartina, ma proprio l’Armirol, il rumoroso: sì, perché quello corre sempre, anche nei periodi di prolungata siccità: “… che la gente a quando a quando porge l’orecchio …”. Morì nel 1966, i suoi libri sono ancora ristampati, in particolare il suo capolavoro, “I Sanssôssì”. Val Sangone, Giaveno, poi a sinistra, si sale, l’auto si lascia prima di entrare nella frazione Mollar dei Franchi, nel parcheggio compare già il primo cartello CAI, dalla curva poco sopra, a sinistra, parte l’itinerario, c’è un altro cartello; tutto il percorso sarà così, ben segnato. Inizialmente si va in piano su sterrata, si arriva al torrente, si scavalca il ponte, si risale con il torrente a destra. Le ultime piogge sono recenti, c’è tanta acqua, l’Armirol è bellissimo: d’ora in avanti non potrò più dire, come ho fatto fin’ora, che il Chiusella è il più bel torrente delle Alpi: questo è l’archetipo del torrente alpino, un incanto, non ho più cuore di fare graduatorie. Ecco, dopo che l’avete visto una volta quando avrete un amico a cui far vedere un bel torrente lo porterete qui, e da nessuna altra parte. Le locandine con citazioni di Monti si susseguono, la sua prosa è affascinante, parla proprio di questi luoghi, leggete e vi guardate intorno, vedete le cose con l’occhio dello scrittore. Si prosegue lungo il torrente un bel tratto, prima di riattraversarlo c’è un luogo, una roccia rientrante, quasi una balma, qui Mario Antonibon (Mario dal Vin, dei vecchi all’Uget qualcuno lo ricorderà) a suo tempo ci fermò: <<Questo è un posto storico! Dovete capire!>>. Salì l’enfasi, voleva trasmetterci la sua emozione, per lui quel posto era importante, c’era la testimonianza di cosa vuol dire <<essere un uomo>> . Ci raccontò la storia: un montanaro di una borgata qua sopra vi era rimasto l’unico malandato abitante, il Comune ritenendo oneroso di doversene occupare lo indusse a trasferirsi in una casa di riposo, lui ci andò ma non si trovò bene, rivoleva la sua casa, il suo bosco, una vita decente, per quel poco che gli rimaneva, giacché morire si deve lo si faccia da uomo! Si incamminò a piedi, non stava bene, arrivò in quel posto e non più, lì lo trovarono, nel cumulo di foglie secche che si forma sempre, senza vita. Quella fu la sua scelta, dice Mario, consapevole. Una scritta sulla roccia ne indica l’anno di nascita e quello di morte, dentro la busta cristal, piegata e tenuta ferma da una pietra, la fotocopia della sua foto non è più leggibile. Una volta riattraversato il torrente l’itinerario risale fino a Case Nanot, da lì inizia la discesa di ritorno, ad anello.
Ulteriori dettagli sul sito: http://www.piemonteoutdoor.it/it/attivita/escursionismo/sentiero-augusto-monti