Aggiornamento degli istruttori della “Scuola A. Grosso”

Quando gli istruttori “studiano”

Testo di Amedeo Giobbio – Foto Archivio Scuola Grosso

Sveglia alle 4.15 del sabato, appuntamento alle 5.15, lezioni che durano ore, caldo asfissiante e un’altra sveglia alle 3.45 di domenica… Sicuramente, raccontato in questi termini, può sembrare un weekend terribile; ma, se si aggiunge a questa descrizione asettica la visione del monte Bianco in tutto il suo splendore, un gruppo di alpinisti entusiasti e ottimi insegnanti, si può ottenere un quadro decisamente migliore!




 

Come ogni anno, all’inizio di giugno, si è svolto l’aggiornamento degli istruttori della scuola di alpinismo “Alberto Grosso” il cui obiettivo è stato approfondire la progressione in conserva, su vari terreni rocciosi e nevosi, con una particolare attenzione alla progressione su ghiacciaio e le relative manovre di recupero da crepaccio.

Nella mattina di sabato, tutti gli istruttori che hanno aderito all’iniziativa hanno avuto l’occasione di ripassare queste tecniche e confrontarsi nell’apprendimento, grazie alle spiegazioni ed esperienze di Umberto Bado (G.A. e vicedirettore della scuola) e Giovanni Signore (INAL e direttore della scuola). Il torrido pomeriggio è stato invece dedicato ad impratichirsi con tutto ciò che si è imparato nella mattinata, con delle brevi salite nelle vicinanze del Col Flambeaux. Dopo simulazioni di trattenute in caso di cadute, nodi a palla, paranchi, scenari catastrofici di compagni appesi nel vuoto, di voragini di ghiaccio ma anche, finalmente, facili pendii nevosi e bonarie crestine di roccia, si ritorna in rifugio.
Finalmente ci siamo potuti godere una birra gelata accompagnata
da una vista unica sull’affilata cresta di Peuterey. Purtroppo c’è qualcuno che accusa la quota e la stanchezza ma nulla di così grave che due aspirine e una bella dormita non possano risistemare. La mattina dopo si parte, chi per la Tour Ronde, chi per l’Aiguille d’Entreves e chi per il Trident du Tacul. La voglia di mettere in pratica le nozioni apprese nella lezione del giorno precedente e il meteo perfetto hanno permesso alle cordate di portare a termine tutte le vie scelte, velocemente e in sicurezza.
All’ora di pranzo i gruppi della Tour Ronde e dell’Aiguille d’Entreves si sono ricongiunti sulla terrazza del rifugio Torino ad aspettare i ritardatari del Trident. Ancora un giro sulla terrazza della funivia Skyway a rifarsi gli occhi e poi giù in funivia a Courmayeur per tirare le fila delle giornate
trascorse, ancora una volta al cospetto dell’Aiguille Noir e di una birra ghiacciata.

 

Con istruttori così preparati e motivati vi aspettiamo numerosi alla presentazione, il 19 settembre nella sede Cai, di tutti i corsi organizzati dalla scuola.