Traversata Monginevro – Bardonecchia

Il sole splende alto nel cielo”…

no, non ancora, è presto, è inverno, sono le 8.30 del 2020 e ci troviamo alla prima gita sociale dell’anno GSA, la traversata MONGINEVRO – BARDONECCHIA (1350 D+, 20 km circa di sviluppo).

Il torpedone scarica i 47 partecipanti prima della frontiera, per problemi burocratici. Partiamo quindi non dal punto previsto, ossia il parcheggio posto poco più in alto a Monginevro, partenza del noto sentiero estivo per lo Chaberton , ma da Claviere.

Dopo il tradizionale e dovuto cancelletto con prova degli ARTVA, la comitiva si inoltra in un boschetto per raggiungere la pista blu di Monginevro per risalirla disciplinatamente. Vista l’ora le piste sono chiuse così ci si può sparpagliare senza ritegno lungo il tracciato.

Le temperature sono da subito miti e il cielo, come da diversi giorni a questa parte, è blu e si prospetta completamente sgombro di nuvole. La neve non manca nel paesaggio.

Ci si inoltra nel valloncello tenendo la pista per un po’ dopodiché si fa qualche deviazione dovuta per superare i saliscendi e mantenere regolarmente ascendente il percorso, costeggiando le pendici vallive dello Chaberton.

Pausa rilassante poco distante dagli impianti e si riparte :il percorso di ascesa prevede 800 D+ iniziali su circa 6 km di sviluppo, per raggiungere il Colle dei Trois Freres Mineurs (lascio a voi l’accentazione e la traduzione,  da non confondere con il Colle dei Tre Frati Minori!) caratterizzato da curiose formazioni monolitiche rocciose, poste sotto la nota Rocher Charniers e la Pointe des Trois Scies.

L’allegra comitiva risale i pendii innevati

Ancora un po’ di dolce ascesa e la comitiva raggiunge in ordine sparso il colle, da cui scenderemo attraversando  il vallone dell’Opon per raggiungere gli Chalets des Acles e successivamente l’omonimo Colle. Pronti, via!

Il gruppo inizialmente si divide e chi sceglie un giro largo al sole e chi preferisce un po’ di farina, tanto alla fine ci aspetta un simpatico toboga di fondovalle e un boschetto ombroso con passaggio su torrente obbligato e superato da tutti brillantemente, bagno evitato! Si ripella al sole e ci si rifocilla e.. via per la seconda risalita, nuovamente sotto un caldo sole e la mole della Guglia di Mezzodì, dentro un solare bosco.

Ecco la punta della giornata!

Dopo 500 D+ raggiungiamo il Col des Acles, da cui si comincia a intravedere il noto panorama dei valloni di Bardonecchia. La neve, a parte la discesa dal primo colle e nel valloncello, vista l’esposizione, non è mai top ma si lascia sciare e risalire senza opporsi! Dopo il colle un traverso sotto la Punta Charrà ci porta alti sopra la conca ovest del passo della Mulattiera, e in breve alla cima, tutti quanti! Abbiamo anche la punta della giornata, alla quota 2441 m.s.l.m  dove tutti quanti ci ritroviamo, in buon orario, per togliere per la seconda volta le pelli agli sci. Ci attende una discesa in parte su un bel pendio di farina compressa e poi le piste, soluzione decisamente comoda vista la neve gelata fuori dai luoghi battuti.

E a Melezet ci aspetta il bus, comodamente attestato all’arrivo delle piste, dove ci si cambia e si “tavolineggia” in onore della Befana e di tutte le feste oramai purtroppo trascorse.

Alby

Fotografie di Valeria, Mike, Davide, Riccardo ed Alby