Col des Portes

Terza sociale benedetta… dalla neve, questa volta! Contrariamente al solito Eolo non ci ha portato via il prezioso manto albeo, lasciandolo lì dove deve stare, ossia al suolo, e non vaporizzandolo a suo  capriccio. Complici anche le basse temperature, la combinazione si è rivelata decisiva, ma andiamo con ordine.

Obiettivo della terza gita sociale GSA,  svoltasi in terra di Francia, è stato  il Col des Portes (2915 m), con partenza da Les Laux: trattasi de colle che viene utilizzato durante il periodo estivo per lì’ascensione al Pic de Rochebrune che , lo ricordiamo, è la vetta più alta del Queyras, comodamente raggiungibile dal Colle dellIsoard. Purtroppo però in inverno le cose… si allungano tanto che la gita da les Laux risulta essere di 15 km (secondo il mio GPS) andata e ritorno. Capigita Stefano, Marcello e Alberto.

Questa volta  partenza con il torpedone, giusto per completare il quadro delle vecchie abitudini GSA,  alle 6.45 da Torino, raccattiamo i soci ad Avigliana e partiamo verso il Monginevro per poi atterrare comodamente a Les Laux nella valle di Cervriere. Le annunciate basse temperature,  tuttavia, ci regalano solo un -8 alla partenza ma , pur essendo il luogo non propriamente soleggiato, specie durante la prima parte nel bosco e lungo la pista da fondo , non sembra diminuire la lena con cui i soci affrontano dapprima la lunga pista da fondo nel bosco e poi una traccia che li porta tutti al sole nella grande conca a fondovalle.

Purtroppo, pur essendo abbondantemente tracciata nel bosco, la parte che adduce al Colle non presenta tracciatura sul lato verso il quale ci dirigiamo, costringendo alla battitura della medesima chi si trova in testa al gruppo. I morbidi versanti  mediani tuttavia scorrono veloci, mentre ora il sole ora l’ombra ci allietano e le temperature pur mantenendosi bassine non danno noia ai soci.

Terminati i dolci mammelloni ammantati di farinella la gita, come previsto, circa trecento metri al di sotto del colle si impenna nel tratto BS finale, costringendo l’apertura a fare una decina di inversioni per guadagnare la sella. Giunti al Colle, oltre al discreto ambiente, solare e ben innevato, un caldo sole ci abbraccia tutti quanti unitamente alla assenza di Eolo, di cui non sentiamo la mancanza. Tutti arrivati!

Difficile trattenerci in pausa, sotto di noi un bianco e intonso velo ci attende, regalandoci veloci curve in una ottima e densa farina nel primo tratto di discesa e poi dolci curve e traversi sui mammelloni, alla ricerca del giusto percorso per entrare nel bosco.

Un canale tobogoso che adduce ad un secondo, trovato nel mezzo del bosco, che ci regala stupende curve sebbene in terreno già tracciato. Tutti i soci quindi, al termine del secondo canale sono poi stati sottoposti alla prova del guado, non previsto: abbiamo mancato il ponticello! Nessuno si perde d’animo e, tolti gli sci, si attraversano le rapide del torrente rimettendoli dalla parte opposta:  qualcuno tenta di guadare direttamente con gli sci!

Poco male, fuori dal torrente ci attende il bosco e poi la rapida pista da fondo che ci riposta al bus. Alle 14.30 siamo tutti arrivati, il tavolino attende al freddo ma non come sempre, sebbene il sole sia tramontato dietro i picchi, i famelici soci apprezzano le libagioni offerte dai loro medesimi sodali, unitamente ai beveraggi. Il rientro in Italia si rivela foriero di un forte ritardo, poiché le recenti nevicate probabilmente hanno in invogliato molti a una gita sulle piste valsusine e unitamente a rallentamenti e incidenti, torniamo a Torino per le 19.30.