22 aprile 2018
Aiguille de Lesache

Abbiamo fregato l’Aineva!

Dopo un inverno nevoso, piovoso, freddo… scoppia l’estate, della primavera neppure traccia.

L’Aineva, dopo il drammatico errore di due settimane fa quando con un sicurissimo 1 nel bollettino del rischio (evidentemente sbagliato) si è ritrovata sulla coscienza un po’ di morti, ormai cerca di mettersi dal lato della ragione con bollettini apocalittici nei quali si dà rischio 2 che sale a 4: e il 3 dove è finito??

Si dice di fare attenzioni a tutte le esposizioni, a tutte le altezze e a tutte le ore… ovviamente tutte queste notizie a noi, che i bollettini siamo soliti consultare e trattare come Vangelo, provocano seri momenti di dubbio se sia il caso di mantenere la sociale in programma.

Per capire bene come stiano le cose, mercoledì facciamo un sopralluogo per vedere dal vivo la situazione.
La meta che decidiamo è quella in programma, l’Aiguille de Lesache, sul posto decideremo in base alle condizioni se raggiungere la vetta e per quale percorso scendere.

Tra grandi slavine, il percorso ci sembra sicuro, solo un breve tratto decidiamo di affrontarlo ben distanziati perché non ne capiamo la stabilità (che risulta buona).

La discesa la facciamo per il canale NE (discretamente ripido ma in buone condizioni): l’amicizia si vede in questi momenti… gli altri due tester mi dicono “Scendi tu per primo che poi veniamo anche noi!”

La parte più impegnativa della gita è fatta, rientriamo su neve un po’ sfondosa e con un po’ di spinta alla macchina.

Deciso, si fa questa!

Peccato che i bollettini continuino ad essere tremendi…
Con Lucia decidiamo di andare su già Sabato per vedere ulteriormente le condizioni, stiamo in zona Crevacol e per studiare una variante di discesa scendo nel Vallone del Gran San Bernardo che trovo sostanzialmente nelle stesse condizioni di mercoledì, forse qualche colata di superficie in più ma niente degno dei bollettini dell’Aineva.

Telefonata rassicuratoria agli altri due Capogita e al Presidente e… speriamo in bene.


Perfettamente in orario, alle 6.15 colazione al bar di Gignod, qui ci raggiungono anche il local Maurizio e il milanese Giorgio.

Senza perdere tempo andiamo alla partenza e via!

Saliamo con un buon ritmo su neve poco rigelata, al primo sole decidiamo di ricompattarci.
Si riparte in fretta per non perdere tempo e saliamo fino alle grandi colate di neve dei giorni passati, il caldo inizia a sentirsi e la traccia fatta da due velocisti davanti a noi è molto ripida, cerco di farne una più umana e proseguiamo.

Ancora una sosta ed affrontiamo il muretto che ci aveva preoccupati mercoledì, anche oggi distanziati ché non si sa mai… plateau sommitale: spettacolo!

Alessandro decide di fermarsi a gustarselo. Mancano 130m, è fatta!
Proseguiamo fino alla base dell’ultimo pendio che non si trova in ottime condizioni, tre scivoloni non spaventano ma ci fanno pensare che non sia strettamente necessario arrivare in vetta.
Qualcuno si avventura con la promessa di fare molto in fretta in modo da non ritardare il gruppo.

Inizia finalmente la discesa: un gruppetto segue il percorso di salita, più facile, trovandolo in buone condizioni, gli altri si buttano nel Canale NE trovandolo vario, tratti ancora polverosi, tratti crostosi, tratti primaverili.

Alla base i due gruppi si riuniscono.

Scendiamo ancora un po’ e ci dividiamo di nuovo: un gruppo scende verso le auto e un altro si dirige verso il colle di Crevacol dove, dopo 300m di risalita, troverà le piste.

Al parcheggio di Mottes (dove veniamo raccattati gentilmente) scopriremo che le condizioni nella parte bassa che mercoledì erano pessime sono migliorate: meno male, così almeno siamo tutti soddisfatti!

Tavolino di rito (senza tavolino) al quale siamo stati pazientemente aspettati, torta a sorpresa per il compleanno di Michelino, spumante, birra, coca, ecc…

Risultato finale: GSA – Aineva, 16 – 0.

Grazie ai partecipanti: Lucia, Maria Teresa, Alessandro, Andrea, Carlo, Francesco, Franco, Giorgio, Marco, Maurizio, Mauro e Stefano.

Grazie agli altri tre capigita: Flavio, Walter e il presidente Mike, grazie ai quali siamo riusciti a portare a casa una gitona che compariva nei nostri programmi da tre anni e puntualmente veniva annullata.

PS Vladimir Putin ci ha dato buca e non si è presentato a Venaria, forse si è spaventato per il bollettino valanghe…

stefano


Fotografie di Marco Barbi, Michelino Giordano, Stefano Oldino.

Ecco il nostro percorso:

 

Relive ‘Morning Apr 22nd’

Cai Uget