17 dicembre 2017
Pitre de l’Aigle

La stagione inizia in una domenica di sole sulle montagne di casa, qualcuno parte in pullmann da Torino, qualcuno si fa trovare direttamente a Pragelato.

Le belle nevicate di queste mese sono state inseguite e deformate da un vento troppo forte e troppo frequente che ha rovinato parecchie cime.

La nostra meta è Pitre de l’Aigle, che raggiungeremo per il percorso “vecchio” ci dicono.

Non abbiamo capito se per scelta tecnica o in omaggio a Carlo Rizzi, che a 80 anni compiuti ha partecipato alla gita: non vestiva una tutina da garista e ha saggiamente evitato di battere traccia per non mettere in difficoltà i giovani.

Traccia l’hanno invece battuta Stefano, Claudio (soprattutto) e Mike: il vallone da percorrere in un grande lungo eterno traverso era infatti intonso.
Solo per noi, solo per i nostri 43 paia di sci.

Siamo quasi in cima quando Piergiorgio, indicando le rocce, mi chiede se vedo il becco dell’aquila.
Lo vedo sì.
Peccato non avere la macchina foto.
Ecco perchè si chiama così, potevo arrivarci se solo mi fossi posta la domanda, ma un sondaggio ha presto dimostrato che non ero io l’unica a non saperlo.

La neve era in buone condizioni, se escludiamo gli ultimi cento metri verso la cima dove proprio non ce n’era più.

Il sole della discesa ci ha rinfrancati dal vento della cima.
Qualche pendio ci ha regalato simpatiche serpentine, uno è stato così generoso da omaggiarci una fresca frattura nel manto con il relativo “woom” di accompagnamento.

Tavolino imbandito al sole con varietà di vini, salumi e tome.
Tra i dolci, spicca la torta senza zucchero di Marco: non voleva essere dietetica, semplicemente si è dimenticato un ingrediente ma era buona lo stesso!

silvia


Fotografie di Marco Centin

Per vedere e scaricare queste ed altre foto di Marco potete cliccare quì.

Ed ecco il nostro percorso:

 

Relive ‘Morning Dec 17th’

Cai Uget