12 maggio 2018
Breithorn Occidentale

Eccoci all’appuntamento di fine stagione originariamente programmato nelle Valli di Lanzo alla punta delle Rocce Rosse…
L’innevamento eccezionale, abbondante ovunque, è in questo periodo inficiato da uno zero termico ad alta quota, fenomeno che rende la neve molle già dalle prime ore del giorno.

In settimana un paio di noi si era anche andati in Val di Rhemes a testare la Gran Vaudala che era in programma il we scorso ma i resti di un’imponente valanga e la meteo sempre incerta, hanno alla fine consigliato di “viaggiare” a quote maggiori.

E così abbiamo deciso di “concederci” niente meno che un Breithorn Occidentale, facile, coadiuvato dall’utilizzo degli impianti di risalita fino ai 3500 metri del Plateau Rosà: un finale niente male!

Le buone/ottime previsioni dei tanti siti monitorati si scontrano con la realtà quando parcheggiamo le auto nell’ampio parcheggio di Cervinia, ma…. siamo ottimisti.

Imbraco, picca, prova ARTVA e via a prendere il primo troncone di funivia che ci sbarcherà a Plan Maison quota 2555 a cui seguiranno gli ovetti e poi ancora la funivia.

Scesi da quest’ultima a quota 3480 le nuvole sono ancora lì ma si può intravedere la luce proveniente dall’alto; questione di pochi minuti di salita che “buchiamo” ed il panorama, da sopra, è magnifico.

L’imponente CERVINO è lì a due passi e, come lui, emergono dal mare di nuvole che arriva fino a 3500 metri, il Gabelhorn, la Dent Blanche, la Dent d’Herens, oltre a tutta la solita “infilata” di 4000 davanti a noi: i Breithorn, la Roccia Nera, il Polluce, il Castore, i Lyskamm….

Il cielo è tutto azzurro (in alto) e sembra promettere bene….

La salita a queste quote, non supportata da un graduale acclimatamento, fa sì che i problemi di fiato siano comuni un po’ a tutti, qualcuno ne risente maggiormente, altri di meno, ma procediamo.

Stefano guida il gruppo e proporrà frequenti ricompattamenti.

Lasciamo l’area antistante l’arrivo della funivia del Piccolo Cervino presso la Gobba di Rollin con una ordinatissima fila e percorriamo il Plateau del Breithon fino a giungere alla base della parete.

Qualcuno mette già i coltelli agli sci, qualcuno li metterà più tardi, cominciamo la salita alla vetta ma, con noi, anche le nuvole minacciano di farci compagnia !!!

Nonostante si tratti di neppure 200 metri di dislivello, l’aria che si è fatta rarefatta, la progressiva diminuzione di visibilità, la mancanza di acclimatamento fanno sì che il gruppo si sfaldi un po’.

Cosi, mentre i primi sono già in punta, sfidando il fastidioso e freddo vento che ha portato nuvole ed azzerato la visibilità, qualcuno è ancora in fase di salita.

Arrivati tutti su purtroppo non si vede più nulla e le condizioni impongono una veloce discesa.
Sob!
Peccato!!!

A gruppi scendiamo consultando frequentemente la traccia di salita sul GPS perché anche le tracce sulla neve si vedono poco.

Scesi a quota Plateau comunque, anche senza sole, siamo finalmente fuori dalla nebbia e si percepiscono chiaramente le pendenze.

Raggiungiamo il resto del gruppo che via radio ci aveva comunicato la posizione presso la Gobba di Rollin (sito che ospita il primo “cancelletto” del famoso Trofeo Mezzalama, a 1780 metri di dislivello da Cervinia, da percorrere in 2 ore e 30 minuti).

Fatto un rapido appello per la tranquillità dei Capogita e verificato che non si è perso nessuno, iniziamo la discesa che in breve ci porta sulla pista del Ventina.

La neve poco sotto il Plateau Rosà comincia ad essere molle ma il fatto di essere in pista dove è compattata dall’azione dei gatti delle nevi la rende comunque piacevolmente sciabile.

Rapidamente percorriamo così gli oltre 2100 metri di dislivello di discesa e ci troviamo nel parcheggio prontissimi per l’ultimo tavolino di stagione che in pochi minuti si riempie di salumi, formaggio, taralli, vino, torte, dolci ….

Purtroppo il sole ci ha definitivamente abbandonato, il cielo plumbeo ci fa compagnia, ed anche la temperatura non certo paragonabile ai freddi “tavolini” invernali non è comunque quella che ci saremmo aspettati.

Nonostante si sia a metà maggio per questa uscita di fine anno gli iscritti sono stati ben trenta (di cui due hanno poi rinunciato all’ultimo).
Ventotto scialpinisti TUTTI in punta ai 4165 metri del Breithorn Occidentale; bravi i capigita, bravi tutti e appuntamento finale alla cena sociale di Mercoledì 23 maggio!

Un plauso speciale ai quattro giovani virgulti Silvia, Gabriele, Silvio, Paolo e Giacomo, figlio d’arte, che si sono distinti sia in salita che in discesa.

Questa volta sono riusciti a scampare alla terribile cerimonia dei Pupacchiotti in quanto non c’era Cecilia, la sacerdotessa dell’antico culto tribale, ma il prossimo inverno chissà se potranno esimersi !?

emmeci


Fotografie di Marco Centin & Michelino Giordano.

Ecco il nostro percorso:

 

Relive ‘Breithorn Occidentale’

Cai Uget