8-11 aprile 2017
Valle Maira

Due più due giornate piene di sole, belle salite e ottima compagnia non sono una opinione ma una matematica certezza con il GSA, grazie al contributo di madame météo, di Enrico e gli altri Capogita ed ovviamente della Val Maira!

Anche se non proprio tutto è andato per il verso giusto, purtroppo!

Ma andiamo con ordine: grazie agli straordinari settimanali di Mike il gruppo parte Sabato già conscio di chi sarà il suo equipaggio sino alla metà del primo giorno del week end e della prima sociale.

Raggiunta la Val Maira lasciamo le macchine in quel di Viviere da dove partiamo, quasi sci ai piedi, per il Monte Vanclava 2877m.

Sin dalla mattina al bel tempo si sono anche unite temperature elevate che renderanno poi il rientro poco agevole a causa di una neve poco portante.

Ci dirigiamo nel vallone Roccietta e già il panorama si apre su mete note e meno note ai più.

Dal colle della Scaletta, eccettuato un brevissimo tratto, il gruppo guadagna sci ai piedi la dorsale del Vanclava e qui, mentre alcuni hanno raggiunto la cima, accade il fattaccio: la spalla di Guido ad una inversione, a qualche metro dalla cima, decide di dare forfait!

Pronto l’intervento delle dottoressa e delle infermiere per soccorrere il povero infortunato al quale però non possono essere di sollievo.
Si chiamano i soccorsi e in breve Guido viene prelevato e trasportato via elisoccorso in ospedale.

Nel frattempo il gruppo si avvicenda al colle sotto la Cime del Vanclava e, ammirata la aerea vista dalla vetta sull’Oronaye e parenti stretti, ridiscende.

Qui un gruppo guidato da Enrico opta per una scorciatoia per evitare il lungo traverso dalla dorsale al colle.

Il canale presenta neve un po’ pesante ma regala qualche piccola emozione anche ai novizi del genere.

Il gruppo si divide in due: i ripidisti accennano una attesa ma oramai i tempi, a causa del soccorso, si sono dilatati oltre il dovuto e così alla fine ci si ritrova poi tutti alle auto ove si allestisce più che un tavolino un picnic.

Tutti e 32 i partecipanti (tranne uno) sono soddisfatti!

Salutati gli avventori del sabato, i rimanenti si insediano al Rifugio Campo Base ad Acceglio.
Durante la cena Guido, un poco strapazzate dalle manovre dei conciaossa si ripresenta eroicamente redivivo al gruppo e si guadagna così l’applauso generale!

Rifugio ampio e buona cucina ed una luna piena accompagnano i sonni per la meta del giorno dopo:il Monte Maniglia 3177m.

Al mattino si parte in auto e poi, dopo un breve portage, mettiamo gli sci per risalire parzialmente il vallone di Autaret e poi, dopo un lungo e ripido canale, il vallone di Ciabriera.

Dopo il ricompattamento presso le Basse di Terrarossa il gruppo guadagna la Cima del Maniglia sotto un sole splendido e purtroppo temperature in salita.

Alcuni optano per una discesa più diretta mentre gli altri si godono il bel canale di discesa e poi una poco piacevole e sfondosa ultima parte.

Alle auto scatta il tavolino su di un pulpito roccioso che però non fa demordere i nostri famelici compagni tanto che persino Guido, pur di non perderselo, ci ha stoicamente raggiunti!

Termina quindi il w.e. e al rientro, ringraziato e salutato Enrico, rimane lo zoccolo duro degli storici del GSA più qualche news entry per la due giorni di Raduno.

Nuovamente al mattino del terzo giorno si presenta implacabile un cielo sereno mentre i nostri ritornano nuovamente con le macchine alla partenza del luogo precedente, però questa volta con l’intenzione di compiere un anello tra ìl vallone del Maurin e quello dell’Infernetto, collegandoli con la salita al Monte Ciaslaràs 3002m.

Lunga ma non faticosa salita nel vallone, poi cerchiamo il pendio di salita e trovatolo, il colle, già opportunamente tracciato da Mike la notte precedente.

Dal colle alla cima ramponi e in breve tutti ed 11 siamo sulla cima, con il solito noiosissimo tempo stupendo e vista meravigliosa.

Annoiati da tanta grazia discendiamo, alcuni con scarponi slacciati per il gran caldo, il bel pendio e poi il lungo vallone che ci adduce direttamente al tavolino su pulpito roccioso.

Concludiamo le formalità con una bella birra e una buona cena seguita da chiacchierata e concertone.

Il raduno si conclude con una salita, purtroppo anch’essa sotto un bellissimo cielo azzurro e sole caldo, all’ Auto Vallonasso 2885m con tutti e 9 i partecipanti rimasti giunti in vetta.

Magnifica e spettacolare la vista sull’Oronaye.

Questa volta la neve ci regala qualche bella curva in più, ma il caldo più in basso vince.
Tuttavia giungiamo nuovamente a Viviere tutti interi e soddisfatti per le ottime idee e salite.

W LA VAL MAIRA

alberto


Fotografie di Guido Borio, Emilio Candutti, Davide Ghigliano, Michelino Giordano, Livio Topini, Alberto Torazzo.

Cai Uget