28-29 marzo 2015
Week end in Val Maira

A volta capita.
Raramente ma capita….
Nonostante le batoste e gli imprevisti a cui ti eri ormai quasi assuefatto, tutto va bene.
Ed allora il tempo vola ed attendi, come un adolescente in attesa del suo primo romantico appuntamento, il prossimo evento.
Sabato 28 marzo ed il giorno seguente è andato tutto per il meglio.
La Val Maira ci ha sorriso…

Non saprei di che lamentarmi!

Forse della sveglia alle 4,30 di sabato ma quella era inevitabile con le temperature previste!
Forse del cambio dall’ora solare a quella legale che, quando si dice il caso, era finita proprio nel “nostro” week-end!
Comunque, “limitatori di velocità” su supercar o meno, intorno alle sette di troviamo per il primo assembramento automobilistico a San Damiano Macra dove alle sette di mattina non si trova ancora un bar aperto!
Pazienza, niente coffee per Cristina, la neve non può aspettare!

Il nostro assaggio di Val Maira avverrà nel Vallone di Droneretto, un vallone della sinistra orografica della Val Maira che parte da San Damiano Macra e termina alla frazione FRACCHIE.

Parcheggiamo alla disperata lungo la stretta strada alla balneare quota di metri 1075 e, in corrispondenza di un tornante, saliamo sci ai piedi, sulla innevata stradina nel fitto bosco.
Il cielo che vediamo dal fondo dello stretto ed incassato vallone è azzurrissimo e dopo una mezz’oretta di tranquilla camminata beneficiamo, usciti dal bosco, di un cambio di panorama.

Al bosco si sostituiscono ora ampissimi pendii e lo sguardo può ormai spaziare sulla sconfinata pianura della “Granda”, mentre cime, più o meno note a noi e conosciutissime dalla nostra LOCAL-GUIDE Enrico cominciano a rendersi visibili.

Fa caldissimo ma la neve tiene.
Il pendio è abbastanza ripido, non molla mai, e nonostante la meta poco nota c’è una discreta frequentazione.

La solita compiaciuta domanda mi assilla: “chissà cosa pensano coloro che sono venuti qui pensando di non trovare nessuno e si vedono un gruppo di venticinque bipedi ansimanti….”

Traversiamo la nota “strada dei cannoni” noto percorso sterrato MTB a cavallo tra la Val Varaita e la Val Maira e proseguiamo sulle assolatissime pendici, sudando in maniche corte, fino ai 2400 metri della quota.
Ridendo e scherzando abbiamo salito oltre 1300 metri di dislivello e tutti siamo sull’arrotondata Rastcias.
Non perdiamo molto tempo, la neve sta rapidamente mollando e…un fornitissimo “tavolino” ci attende alle auto!!!!

Dopo di che qualcuno fa ritorno a casa mentre il resto della truppa si sposta a CAMPOBASE ovvero in fondo alla Val Maira, dove attenderemo l’ottima cena, con una sana dormita nei confortevoli lettoni.



La colazione delle sei e trenta ci ha rubato comunque un’ora di sonno a causa del cambio di ora ma alle sette un gruppo di auto è già in movimento per occupare gli scarsi posti del parcheggino di Colombata che… non raggiungeremo in auto perché la strada è innevata da più in basso: pazienza aumenteremo un po’ il dislivello!
Siamo poco più a monte di Acceglio, nella borgata di Lausetto, nuovamente sinistra orografica della Val Maira.
La quota di partenza oggi è intorno ai 1500 metri e la meta è da decidere: o il monte Cervet o l’ambito Chersogno sicuramente più impegnativo e lungo.

Per una casualità … ci troviamo sull’ombroso percorso del Chersogno e tutto sembra procedere per il meglio.

Finché, superata una spalla, ci ritroviamo investiti da un fortissimo vento che, nonostante la temperatura non terribile, rende problematica e non proprio agréable la progressione.

Siamo del resto ad oltre 2400 metri di quota, i ns novecento metri sindacali di dislivello li avremmo anche fatti!
Ricompattamento per decidere sul da farsi.
Alla radio si sentono parecchie voci dell’idea di tornare indietro… come non capirli?
Arriviamo tutti al ricompattamento e l’idea prevalente è quella di arrivare al Passo delle Brune a 2846 e, una volta lì, decidere se proseguire o meno.

Saliamo scettici, poco ottimismi e… sorpresona!!!!
Il vento, fastidioso, smette, quasi improvvisamente mentre un sole, a tratti nascosto dietro un cielo parzialmente velato, comincia a fare il suo sporco lavoro: scaldarci!

Giunti al Passo delle Brune vediamo il tanto decantato Chersogno: sembra lì…a due passi ormai!
Enrico decide di salire un piccolo montarozzo che ci consentirebbe di effettuare la discesa da un altro versante, meno battuto e compiere così una sorta di traversata.

Io invece mi lancio, non convintissimo, sul ripido ed aereo pendio finale, anche per vedere se ci saranno sorprese o meno.
Tutto invece fila liscio, a tratti è anche presente una vecchia traccia che mi agevola non poco, e, con un’ultima mezz’oretta di fatica, siamo alla grande croce del panoramicissimo Chersogno e…. sci ai piedi!

Siamo poco sopra i tremila metri di quota, sedici su diciotto, un successone, se si considera che due ore prima stavamo per tornare indietro!!!
Non c’è un filo di vento e ci tratteniamo a lungo sulla massima elevazione, indovinando le vette più conosciute, puntualmente redarguiti da Enrico che le conosce tutte a memoria…

Discesa goduriosa e lunghissima, la neve continua a tenere, l’esposizione Ovest è stata una scelta azzeccata… per un breve tratto ci dividiamo anche in due gruppi ritrovandoci poco dopo ed in breve siamo all’affollatissimo parcheggio dove con complicate manovre automobilistiche, riusciamo a ritornare sul fondovalle per l’immancabile recupero energetico, ancora una volta arricchito dalle immancabili acciughe che cecilia è riuscita a fare pervenire al Bar-Bistrot “L’ape MAIRA” sito in quel di Stroppo.

Ci vengono pure servite ottime birre fresche, emmental, formaggi, salami, vini, panettoni….

Foto di gruppo a diciotto gradi sopra zero, nessun vento, erbetta verde…, missione compiuta: la “due-giorni della Val Maira” non poteva andare meglio!!!

Un sentitissimo grazie ai capigita Enrico che non sbaglia un itinerario e, ancora una volta, ha scelto il top del top, a Walter e Flavio, nominato sul campo in sostituzione di Luca che ha avuti problemi personali all’ultimo momento dovendo suo malgrado rinunciare.
Meglio di così…che si può volere?
E grazie a tutti per la splendida ed inestimabile compagnia!

Il prossimo impegno, in quota, tra due settimane!!!!

emmecì


Fotografie di Walter Actis, Marco Centin e Michelino Giordano.

Cai Uget