5 Dicembre 2010
Tete de Parassac 2777m

“Ma che sapore ha una giornata uggiosa?” cantava qualche hanno fa’ Battisti, e forse pensava già, con un po’ di anticipo e preveggenza, alla gita di apertura della Stagione GSA 2010-2011.

In realtà la giornata è sembrata uggiosa solo per un’oretta quando il nostro pullman, dopo aver attraversato con qualche dubbio e in piena solitudine il Colle della Maddalena, ci ha lasciati a Maison Meane: cielo ovattato, chiuso, più umido che freddo.

E così in 45 siamo scesi ad attraversare l’Ubayette e risalire la tranquilla pista di fondo e poi il dolce pendio che adduce al Vallone di Parassac.

Ma dopo un’oretta il tempo è peggiorato: è iniziata una leggera nevicata con un’aria gelida che ci prendeva difilata alle spalle e la visibilità che andava diminuendo man mano che si saliva.

E così, a metà del salto della cascata, senza nessuna traccia di riferimento, con 60cm di neve che poggiavano su un fondo dubbio e con la visibilità ridotta a pochi metri è stato giocoforza fare dietro-front.

Un bravo a Roberto che ha preso la decisione migliore.
Ed un’altro bravo a tutti i partecipanti: nessuno mugugno nè quando si partiva con quel tempaccio e si proseguiva nella nevicata nè quando è stata presa la decisione di tornare.
L’atteggiamento corretto per aiutare i capogita a svolgere un compito e prendere decisioni non sempre facili.

Dopo una discesa gradevole anche se non entusiasmante tutti si sono poi sorbiti i 70m di dislivello per risalire a Maison Meane, dove il pullman ci aspettava, superandoli con le tecniche più variegate.

E raggiunto il pullman anche il cagnone locale ha capito subito che anche sotto la gelida nevicata a breve sarebbe saltato fuori il magico tavolino.

E così è stato ma di questo non c’era dubbio: per questi bei momenti non c’è MeteoFrance che tenga!


C’erano prima di questa gita, e ci saranno anche dopo, i sostenitori del rispettare il Programma a tutti costi e quelli che invece propendono per cercare di volta in volta le giornate e le zone con la meteo e le condizioni migliori.

Viviamo nell’era dell’informazione: ogni giorno siamo bombardati di immagini e notizie spesso sgradevoli e desolanti; ma allo stesso tempo ci vengono messi a disposizione mezzi ed opportunità straordinari ed impensabili fino a pochi anni fa’.

Lo spirito di gruppo che esiste e che cerchiamo continuamente di ravvivare è sicuramente un antidoto che aiuta ad allontare almeno per un po’ stress e brutture della vita quotidiana.

Cercando allora di prendere il buono di questo mondo tecnologico potremmo forse più probabilmente trascorrere le nostre belle giornate di socialità con un bel sole e sugli itinerari nelle condizioni migliori.

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