19 maggio 2007
l’Albaron

Il nostro calendario prevedeva il Bishorn, ma le previsioni meteo e la chiusura anticipata del rifugio svizzero hanno imposto una decisione: gita di un giorno, sabato.

Decidiamo di andare a fare l’Albaron di Savoia, passando dal rifugio d’Averole, e la scelta si rivela azzeccata, nonostante la sveglia impossibile alle 3.30 del mattino.

La salita si rivela ottima; sia passando dal rifugio che salendo direttamente dal parcheggio (scelta migliore) si incontra la neve a quota 2.400.

La salita viene fatta su neve molto dura fino a quota 3.000 quando il sole inizia a scaldare il vallone; anche il muro finale sotto l’Albaron rimane piuttosto duro, coltelli necessari, ma tranquillamente fattibile.

L’ultimo tratto alpinistico si rivela molto semplice, rocce pulite, un po’ di neve ma una corda fissa (che sta per finire i suoi giorni visto com’è sfilacciata) agevola il tutto.

Dalla cima la vista è spettacolare.

Iniziamo la discesa un po’ tardi (ore 12) e la prima parte è gradevole anche se la neve ha già un po’ mollato. Ma è sotto i 3.200 m che diventa uno sballo, visto che quella zona al mattino prende il sole molto tardi: 5 cm di farina su fondo duro, fino alla fine.

11 Amici per una gita fantastica … aspettando la prossima sociale (noi non ci fermiamo MAI!!!).

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