11-12 maggio 2002
Punta Calabre

La gita in programma nel secondo week-end di maggio era la Tsanteleina con Capogita Corradin, Girardi e Pagotto.
Inviate le richieste di notizie ai partecipanti di allora ne è uscita non una classica relazione ma una serie di splendide e-mail di ricordi:


Su uno dei miei libri di scialpinismo ho scritto una data che concorda con la zona.
Abbiamo fatto la Punta Calabre 3445m al posto della Tsanteleina che probabilmente era pelata.
Se non erro e la mia memoria non mi tradisce mi ricordo vagamente il dopo cena fuori dal Benevolo per fumarmi una cicca con i presenti Pagotto, Mamini e la Minucciani, (forse anche Enrico).
Giovanni o Guido forse si ricordano qualcosa in più.
Orfeo


Ca…o Guido!!!
sono in un ufficio che sto sclerando per i casini … ma leggendoti … mi si è aperto un file!!! Nella testa!
Che bello!!
Si chi ti ha scritto ha ragione (Orfeo): ero io fuori del Benevolo con Flavia e Orfeo e forse altri.
Io credo di essere arrivato al volo di sera al rifugio.
Rifugio strapieno.
Devo aver dormito su in un dormitorio vicino a Orfeo
C’era di sicuro Valchierotti!
Ricordo ottima neve fresca il giorno dopo alla Calabre. Sole e nuvolosita’ in partenza.
Ricordo che ci fermammo a vedere la Tzanteleina e si decise che nemmeno per pochi era consigliabile.
Ricordo un particolare: arrivando in punta alla Calabre e, credo battendo, ad un certo punto siamo stati superati da un drappello di soldati tedeschi che si allenavano e … salivano alla velocita’ della luce!!
Se trovassi foto … diapo ma .. vedo …
cavolo che figata … il passato con tutti i vecchi amici …
ciaoo, Guido

Caro Guido,
Il 12 maggio 2002 alla Calabre io non c’ero, ero al Sommeiller con Anna.
Per quanto concerne i militari tedeschi, non so se c’erano anche il 12 maggio 2002, ma c’erano certamente il 31 marzo 2001 quando siamo andati, sempre alla Calabre, noi due, Anna e Roberto Fullone, se ti ricordi c’era molta neve e praticamente tutti avevano optato per la Calabre in quanto unica salita non pericolosa e solo i soldati tedeschi avevano tentato la Tsanteleina provocando anche una valanga per fortuna senza conseguenze.
La sera precedente tu e Roberto eravate saliti più tardi al Benevolo e nel corso della salita avevi perso gli occhiali da sole.
Il giorno successivo alla Calabre, con gli occhiali da sole di Anna, tu e Roberto avete attraversato al Bezzi per fare il vostro quasi solitario Raid ed io ti ho portato la macchina non so più dove per facilitarvi il recupero a fine Raid.
Arrivederci a tutti
Riccardo

minc…..
ho pensato … hai ragione…: gli occhiali… e la macchina…!!!
ma allora hai piu memoria tu…
Inizio a preoccuparmi.
Inutile correre tanto per i monti se poi…dimentico
ciao
il tuo devoto discepolo


In effetti non abbiamo fatto la Tsanteleina, credo anche per il maltempo (sabato 11 piovigginava), ma la Punta Calabre, con i capi-gita Andrea Girardi, Orfeo e Giovanni Pagotto.
Ero partita da Torino in auto con Orfeo, Andrea e un buffo ragazzo francese, tale Philippe, sbucato chissà da dove ma molto in gamba.
Piacevole serata al Benevolo, nel solito clima cordiale e familiare del gruppo; al mattino del 12/5 il tempo era bruttino/variabile e la salita è stata un po’ faticosa per le condizioni della neve (marcia) e i numerosi “munta e cala” …
Montagne e panorami spettacolari.
Al ritorno, quando siamo ripassati dal rifugio Benevolo, ricordo che abbiamo incontrato Guido Cagliero, sorridente e abbronzato (nel frattempo era sbucato il sole), reduce probabilmente da un’altra gita (forse proprio la Tsanteleina?!); mi resta una bella immagine di lui, mentre ci racconta le sue imprese tutto soddisfatto.
Nei miei appunti avevo poi annotato che la discesa era stata “orrida per la neve crostosa ma pur sempre divertente”, fra marmotte che sbucavano all’improvviso e qualche ultima folata di pioggia, con lunghi tratti percorsi … a piedi.
Flavia

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