Rocher charnier

RELAZIONE SOCIALE  26 FEBBRAIO

Et voilà, quinta uscita con tutti in punta! Altri 1200 metri di dislivello saliti da tutti, in sicurezza e baciati da un sole forse un po’ malato ma pur sempre presente!

Eh sì perché se l’innevamento ormai scarseggia ovunque, anche la meteo fa la sua parte! In questo turbillon meteorologico in cui ogni sei ore le previsioni si stravolgono è davvero difficile trovare con 4-5 giorni di anticipo un posto dove si possano avere neve e tempo decenti! 

La fastidiosa ed onnipresente saggezza dei “te l’avevo detto io….” dei saggi dell’ultimo minuto aiuta poco anche perché è facile 12 ore prima avere un quadro con alta attendibilità; lo è molto meno il martedì sapere cosa farà la domenica monitorando siti meteo in continuo mutamento ed in palese contraddizione uno dall’altro!

Comunque dei quasi trenta iscritti saremo 25 partenti il sabato mattina. Con auto propria ci si trova sopra il Village du Soleil, playground a cavallo tra Monginevro e Clavière sul confine per risalire un primo tratto di pista (chiuso ai pistaioli) facile e dal modesto dislivello. 

Dopo 200 metri di tranquillo dislivello si entra nel Vallon des Baisses ed alla base della seggiovia del Rocher Rouge ci raggiungono due vecchi compagni di avventura impegnati su un itinerario più complesso del nostro. Troveremo altri volti noti durante la salita, sintomo evidente di una certa difficoltà nel reperire itinerari percorribili e di soddisfazione in tutto il nord-ovest italiano. Mi tornano alla mente due scialpinisti di RIALE della nevosissima alta Val Formazza incontrati due settimane fa in Val Germanasca…. A buon intenditor…poche parole!

Con Roberto davanti ad aprire le danze ed il sottoscritto a fare da chiusura ed un frizzante Enrico in mezzo, con sfilacciamento contenuto, tutti si arriva in cima ai Rocher Charnier a 3063 metri di quota di questa BIESSE da cui si gode un notevole panorama nel Massiccio dei Cerces. Sotto di noi il Colle dei Trois Fréres Mineurs e poco distante, dopo les Trois Scies, l’imponente Chaberton con i residui delle torrette ed un versante nord assetato di neve.

Qualche attimo di riposo per recuperare le energie dopo i 1200 metri saliti, la foto di rito sull’ampia punta e via, in discesa, sulla neve che, fortunatamente, si è notevolmente ammorbidita grazie al sole non caldissimo ma sufficientemente generoso. Tre giorni prima percorrendo “privatamente” l’itinerario le condizioni erano molto peggio, con disagevoli sastrugi di ghiaccio. Oggi sembra “quasi” una pista, si può sciare tranquilli, senza percorso obbligato. Sfruttando i pendii più assolati la neve è morbida e le pietre, poche, emergenti, sono facilmente evitabili.

A parte un ragazzo (non del ns gruppo) a cui si “sradica” il puntale (cosa che lo obbligherà a scendere a piedi!) a noi tutto va per il verso giusto, nessun problema ed in capo a meno di ora siamo nuovamente alle auto dove ci attende il solito generoso tavolino!

Tutto bene dunque! Oggi, al momento in cui scrivo queste due righe, lunedì, sta nevicando. Ha iniziato ieri. Speriamo continui ancora: le ns montagne ed il ns pianeta ne hanno bisogno!

Durante la gita di sabato è stato fatto un video reperibile su:

https://youtu.be/HQsXvXTHaD0

Un caloroso ringraziamento ai tanti soci presenti ed ai capigita arbitri di scelte sempre più difficili (NON SPARATE SUL PIANISTA!)

mc