alle scoperte, o ri-scoperte delle valli di lanzo

…fin dall’Ottocento, le Valli di Lanzo furono luoghi di villeggiatura dei Torinesi per la   loro  bellezza e  vicinanza.  Soprattutto le  cittadine di Lanzo e Ceres, hanno per anni catalizzato l’interesse turistico  e culturale.  Vi proponiamo un tour Virtuale  alla riscorperta di queste due bellissime realtà  con la prefazione di Ezio Sesia, profondo conoscitore delle Valli  e Socio Cai Uget..

Inoltre vi proponiamo la visione di un interessante documentario sulla Liberazione  Partigiana delle Valli di Lanzo

Prefazione di Ezio Sesia:

Le tre Valli di Lanzo sono almeno…quattro: infatti, oltre alla Val Grande a Nord, la Val d’Ala al centro e la Val di Viù a Sud, bisogna senz’altro aggiungere la Valle del Tesso, che gravita indubbiamente su Lanzo. Poi, nell’arzigogolato sviluppo delle due Unioni Montane locali, ci sarebbero anche la Valle del Malone e le Valli Ceronda e Casternone, che però da Lanzo sono un po’ più lontane…

Comunque le si consideri, tuttavia esse sono tra le valli più conosciute dai torinesi, rappresentando una delle mete preferite per le loro villeggiature fin dall’Ottocento, com’è testimoniato fra l’altro dalle tante belle ville d’epoca sparse un po’ dovunque. Ancora oggi sono decisamente frequentate, seppure in modo un po’ strano: molti visitatori concentrati in pochi luoghi più conosciuti (Pian della Mussa e lago di Malciaussia su tutti), altre località, probabilmente non meno belle, deserte o quasi. Lo stesso accade tra gli escursionisti: gettonatissime le mete quali il rifugio Gastaldi o i laghi d’Unghiasse, alcune vette come il Rocciamelone e la Ciamarella, quasi nessuno in certi valloni o su qualche cima secondaria. E pensare che, grazie soprattutto al grande impegno delle locali sezioni del CAI, quella di Lanzo in particolare, sentieri ben segnati si trovano ormai un po’ dappertutto, agevolando pertanto le visite anche in luoghi sperduti o misconosciuti, ma forse proprio per questo ancora più affascinanti; in quest’ultima direzione vanno anche le gite sociali che da anni la nostra sezione propone nella zona, almeno una volta l’anno.

Ceres

D’aiuto possono essere le numerose pubblicazioni riguardanti le valli, ad esempio gli oltre 140 volumi editi dalla Società Storica delle Valli di Lanzo, che spaziano sui più disparati aspetti, dalla storia all’agricoltura, dalla botanica all’alpinismo, consentendo di attingere innumerevoli spunti per visite mirate. Si trovano tutti anche presso la Biblioteca Nazionale del CAI al Monte dei Cappuccini, permettendo a chi lo desidera di approfondire la conoscenza della zona che, per bellezza e varietà degli ambienti, ricchezza floristica e faunistica, testimonianze storiche e artistiche (dagli affreschi medievali di Lemie alle ville liberty), prelibatezze gastronomiche (la toma d’Lans, la poulènta counsa, il salam d’turgia, solo per citarne alcune), non ha granchè da invidiare nemmeno alle valli più rinomate: com’è tra l’altro dimostrato anche dai filmati che potrete visionare su questo sito.

Lanzo Torre Civica

E poi, se indubbiamente in alcuni settori ci sono margini di miglioramento (nella viabilità, ad  esempio), le Valli di Lanzo sono vicine a Torino e non richiedono il percorso di costose autostrade per essere raggiunte; ci si può arrivare anche in treno (quasi sempre…), e vi aspettano per essere scoperte, o ri-scoperte.

Alla scoperta di Lanzo e di Ceres

Porta delle Alpi Graie, le Valli di Lanzo si dispiegano risalendo dolcemente dall’ampia pianura torinese, immerse nel verde. Capoluogo storico e geografico di questo ampio comprensorio, formato dalla Valle di Viù, dalla Val Grande, dalla Val d’Ala e dalle Valli Tesso e Melone, è Lanzo Torinese, borgo dalle antiche origini medievali.

Posto alla confluenza della Val Grande di Lanzo con la Val d’Ala, a nord-ovest rispetto al capoluogo piemontese, il comune di Ceres con le sue frazioni, si snoda assecondando le anse del terreno in cui il pascolo e l’orto lasciano spazio agli erti boschi.

La piccola Repubblica della libertà nelle Valli di Lanzo

Non fu mai una vera e propria Repubblica, ma nell’estate del 1944 – da giugno a settembre – nelle Valli di Lanzo si respirarono a pieni polmoni valori di libertà e fratellanza che avrebbero gettato le basi per la rinascita democratica dell’Italia e il video “Una stagione di libertà” di Battista Gardoncini, giornalista del TG3, racconta un pezzo di storia Partigiana a molti non conosciuta.


Nell’articolo: PROPOSTE DI ESCURSIONI NELLE “MONTAGNE A NOI VICINE” del Gruppo Escursionismo TAM  trovate alcune proposte di camminate in questa zona.