Lorenzo Barbiè: 4 X 2600

Mentre  #IoRestoaCasa ma certamente #andràtuttobene, l’amico Lorenzo Barbiè ci ha regalato un altro racconto di una sua bella “impresa”: buona lettura!

Il titolo non è un bizzarro quiz matematico bensì è la sintesi di un’idea che ha preso piede. Qualche volta le idee bizzarre fanno capolino e propongono alcuni obbiettivi, esse agiscono come tarli nel corso del tempo. E’ così che, per parafrasare in maniera minimalista e con una certa dose di autoironia, ho pensato di emulare coloro che tentano la salita alle cime più alte della terra, i celeberrimi 14 Ottomila. Non è che abbia la mania del collezionismo, pensandola però in tono decisamente minore mi sono messo in testa di collezionare i “prestigiosi” 4 DuemilaSei della Alpi Liguri, in giornata naturalmente e con gli sci, soluzione interessante e casalinga.
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Accadde in settembre

L’amico Andrea Mellano ci ha regalato questo bell’articolo scritto per la rivista del CAI, Scandere, nel 1964. Un articolo già ripreso lo scorso anno da Alessandro sul suo quotidiano online Gognablog

Cosa ci vuole per compiere la scalata di una famosa parete? Innanzi tutto ci vuole la parete. E questa c’era perbacco: nientemeno che la Nord-est del Pizzo Badile.

Poi ci vogliono almeno un paio di individui muniti di una capoccia che riesca a ragionare e di gambe e braccia che al momento opportuno riescano abbastanza utili. E anche questi c’erano (forse non corrispondenti ai requisiti richiesti, ma c’erano) e non solo due ma tre, anzi, quattro. Infine una macchina super veloce, un po’ di materiale, un pizzico di fortuna, due etti di bel tempo e: «voilà», la parete è fatta. Facile no? Bene, sentite un po’ come andò a finire. Continua la lettura di Accadde in settembre

MERIDIANI MONTAGNE: FERRATE IN DOLOMITI

Meridiani Montagne è certamente la rivista di montagna più diffusa e amata. Grazie ad ogni monografia si possono scoprire le più belle cime dell’arco alpino e non solo, territori che custodiscono molteplici identità culturali, ambientali, naturalistiche ed etnografiche, tradizioni e storie senza tempo. Ogni numero di Meridiani Montagne presenta in modo esaustivo la meta senza dimenticare il percorso storico e antropologico e affrontando tutti i modi di viverla: l’alpinismo, l’escursionismo, le passeggiate, la cucina, i libri.
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Il BiblioteCarlo gentile

… Poteva essere un semplice trasloco di libri, un sabato qualsiasi, per dare una mano all’amico Emilio che sta organizzando i lavori di ripulitura e decorazione della Biblioteca CAI-Uget alla Tesoriera per la futura nuova sistemazione. Sarà che la giornata di anticipata Primavera inondava di luce le stanze e il Parco, già animato di primo mattino, infondeva una sensazione di benessere sbirciando dalle finestre del primo piano, fatto sta che lo spirito era allegro e le energie positive. Mentre ci consultavamo per ottimizzare il tempo-lavoro ho percepito il “genius-loci” l’anima del luogo in una persona che fino ad allora avevo solo sentito nominare : è comparso con il suo mazzo di chiavi e ha iniziato ad aprire gli armadi il cui contenuto mi è subito apparso nel suo valore e nella sua bellezza. Volumi rilegati alla perfezione catalogati con ordine ed evidente competenza sembravano voler sussurrare e raccontare storie, riportare alla memoria ricordi, persone, date, eventi …

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Pronti per la gita? Si parte!

Oggi, 19 aprile 2020, l’amico ed accompagnatore della nostra Commissione Gite,  Emilio Botto, vuole farci vivere in modo virtuale la sua gita che solo la situazione emergenziale per il corona virus ha costretto al  rinvio …

IVREA VIVERONE IVREA in 45Km DI NATURA e STORIA
Ai piedi della più grande morena d’Europa con vista sullo spettacolare panorama del lago di Viverone crocevia di sentieri antichi e cammini più recenti

Partenza da: Ivrea
Dislivello: quasi nullo
Lunghezza del percorso: circa 45 Km
Tempo: ore 10 più soste
Difficolta: T
Attrezzatura da escursionismo leggero

Ore 4:30 del mattino suona la sveglia.
E’ suonata un po’ prima del solito, non tanto, ma quanto basta per far sembrare questa alzataccia come una salita impegnativa su una cima del gruppo del monte Rosa.  Però oggi niente ramponi, piccozza e corda nello zaino.  Oggi si cammina con zaino leggero. Anzi il più leggero possibile. La partenza è fissata per le 7:00 del mattino. La partenza è partenza.  Puntuali. Si incomincia a camminare e non ci si fermerà più fintantoché non saremo di ritorno.  Qualche pausa qua e là solamente per qualche bisogno che non può essere rimandato e si riparte immediatamente.  Inutile fermarsi a riposare. In queste camminate ci si riposa passo dopo passo.

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Güstìn, l’alpinista

Riprendiamo le parole del giornalista e scrittore, Gian Luca Gasca, perchè descrive le stesse sensazioni di quando ho conosciuto per la prima volta qualche anno fa Güstìn Agostino Gazzera, ugetino da sempre:
“Quando per la prima volta ho incontrato il tuo sguardo ho intuito un bagliore particolare. Quegli occhi piccoli e scuri, sotto quelle sopracciglia incolte da montanaro, lasciavano trapelare una lunga esperienza. Erano malinconici, fieri, duri, speranzosi. Erano gli occhi di un uomo che ha saputo guardare alle difficoltà della vita con dignità e dolcezza; di chi ha guardato a ogni alba come un nuovo giorno da vivere, sempre in salita.”

Proponiamo QUI un brano della sua storia speciale quella raccontata nel film “L’alpinista” (49′, 2015), opera dei bravissimi registi Giacomo Piumatti e Fabio Mancari (Stuffilm Studio)

Di seguito l’articolo di Gian Luca pubblicato il 15 marzo 2020 sul sito Montagna.TV, il primo sito italiano sul mondo della montagna e dell’alpinismo.
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Attilio Eusebio: Terre di confine

Attilio Eusebio, già presidente della Sezione tra il 2007 ed il 2009, avrebbe dovuto presentare il suo libro, fresco di stampa, “Terre di Confine” nel nostro salone lo scorso 16 marzo. Purtroppo l’emergenza corona virus non ce l’ha permesso.
Sono oltre 130 pagine di avventure speleologiche e speleosubacquee raccontate dal protagonista: quarant’anni di attività raccolte in un volumetto corredato da immagini e ricordi dei vari protagonisti. 
“Ho selezionato una ventina di episodi della mia vita speleologica e speleosubacquea” – dichiara l’autore – “Alcuni hanno fatto parte della storia della speleologia, altri forse meno, ma tutti sono stati, almeno per il mio vissuto, formativi e comunque passi importanti nella mia evoluzione. Ho cercato di tracciare e di caratterizzare in queste pagine oltre quarant’anni di attività.
Momenti di esplorazione chiaramente documentati ma anche di riflessione interiore. Chi ha compiuto queste avventure aveva venti anni e ora ne ha sessanta, ma le motivazioni che lo hanno spinto per oltre quaranta anni a cercare sempre qualcosa di nuovo, a esplorare dentro e fuori di sé sono le stesse: un esasperato, egoistico e trascendente bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Naturalmente nel tempo tutto si è evoluto; all’esuberanza giovanile si è sostituita una ricerca più matura, più intima e consapevole. Ma lo spirito non è cambiato”
Qui vogliamo presentarvi uno di questi episodi … buona lettura!

Hagengebirge

Why do we travel to remote locations? To prove our adventurous spirit or to tell stories about incredible things?
We do it to be alone amongst friends and to find ourselves in a land without man.
The Wildest Dream: The Biography of George Mallory (2001)

 Siamo nel 1985, nel gioco della speleologia i litigi tra gruppi speleo sono all’ordine del giorno: possono essere divertenti, stimolanti, utili o distruttivi, dipende anche dai vari personaggi. C’è chi li prende sul serio e chi li fa diventare una questione di onore, chi ci ride sopra. Continua la lettura di Attilio Eusebio: Terre di confine

Carlo Crovella: In sci nel Gruppo del Gran Paradiso

L’amico Carlo Crovella , scialpinista di lunga data, ci fa anche questo bel regalo riproponendo un articolo sul Gran Paradiso in sci, con il giusto mix fra informazioni tecniche, culturali e storiche relative ad un massiccio che è un vero “Paradiso” per lo scialpinismo.
(pubblicato su Monti e Valli del CAI Torino nel novembre 2019)

La pubblicazione sul finire del 2018 della Toponeige Grand Paradis GPA (cui segue proprio ad aprile 2020 l’edizione italiana, grazie alla traduzione di Deborah Bionaz, valdostana di Lillaz presso Cogne, NdR), a cura della Casa editrice Volopress di Grenoble, ha rimescolato dentro di me antichi ricordi e nuove emozioni, facendomi vibrare nel profondo.
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CUS Climbing & CAI UGET

In questa quarantena il tempo e la voglia per allenarci sicuramente non mancano, ed ora con l’aiuto del CUS CLIMBING e di Jacopo Muraro avete anche una scheda da seguire. Così da tornare a camminare sulle vostre cime preferite con le gambe (e l’addome) più allenati che mai. Si… naturalmente anche sul Musinè.

La scheda che abbiamo pensato per voi dura un mese, è completamente a corpo libero e non necessità di attrezzi. Essendo strutturata a tempo e non a ripetizioni, nel caso si voglia incrementare o ridurre l’intensità dei vari esercizi, basta aumentare o diminuire  la velocità di esecuzione. Speriamo quindi con questo allenamento di farvi sudare  divertire e soprattutto migliorare. Sono ben accetti consigli e feedback.

Vi aspettiamo per conoscerci meglio a fine quarantena nella nostra palestra d’arrampicata.

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La mia quarantena

Pietro Lacasella ha avuto un’idea per riempire questo periodo strano: ha chiesto ad alcuni alpinisti e amanti della montagna un breve testo sulla loro quarantena. Qualcuno ha raccontato come vive l’astinenza dalla roccia, qualcun altro si è affidato ai ricordi, tutti hanno scritto qualcosa di intimo e personale. Per una volta, più che di azioni, si parla di sentimenti legati alla natura.

Scarica QUI la pubblicazione …
La mia quarantena: dal Pedemontano alle Alpi