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In cammino nei parchi: il video e la gita!

Quando nel mese di maggio, raccogliendo l’invito di organizzare un’escursione sociale nelle aree protette della nostra regione, non avevamo idea di poter organizzare  nel fine settimana del 12 e 13 giugno un’attività sociale con i soci partecipanti causa pandemia COVID e le norme sanitarie restrittive. Quindi abbiamo pensato di realizzare in alternativa un evento in remoto che permettesse  comunque di descrivere e raccontare il territorio che si sarebbe auspicato percorrere a piedi.
Noi del CAI UGET Torino, per sostenere questa iniziativa interessante abbiamo coinvolto i nostri soci che numerosi hanno inviato delle foto di panorami, animali, filmati di qualche gita fatta e documentata nei nostri parchi regionali, quali Orsiera Rocciavrè, Gran Bosco di Salbertrand, Val Troncea, Alpe Veglia Devero, Monviso, Orrido di Foresto e Chianocco, Ciciu del Villar, Laghi di Avigliana.

Da tutto questo materiale, sulle note del nostro Coro CAI UGET, è stato realizzato da Emilio, Valeria e Beppe, nostri accompagnatori ORTAM, un bellissimo video in sintonia con lo spirito della iniziativa.


Poi con la ripresa dell’attività sociale si è programmata la gita sociale di domenica prossima 13/06/21 quando Valeria, Emilio e Roberto, nella giornata “In cammino nei Parchi”, vi porteranno nella riserva dei CICIU del VILLAR all’imbocco delle valli Maira e Varaita. Saliremo poi sul Monte San Bernardo (m.1625) riscendendo al Santuario di Valmala.
Le iscrizioni entro la serata di giovedì 10/06/21 comunicando: Cognome/Nome/Sezione CAI
Tramite: mail dei capigita o commgite@caiuget.it e/o messaggio whatsapp/SMS (scarica QUI la locandina).
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Verdon: la nascita di un mito

Dal GognaBlog dell’amico Alessandro un bell’articolo a cura di Carlo Crovella con la traduzione dei testi francesi di Agnes Dijaux

Il Verdon al pari di Yosemite è una tappa obbligatoria. Un luogo magico per gli arrampicatori attratti dal suo influsso. Come grandi poli magnetici, le falesie sono i motori dell’evoluzione sportiva dell’arrampicata.

Il Verdon è un mito, non c’è dubbio. Anzi, nell’arrampicata, è “il” mito per antonomasia: forse solo Yosemite riesce a stargli alla pari. Il Verdon è più di casa, per noi europei, sia geograficamente che emotivamente: ogni arrampicatore, anche il più scarso e il più classico, freme quando lo sente nominare.

Dapprima abbiamo visto le pareti dal basso, percorrendo il torrente verso il lago finale. Poi siamo stati trascinati da altri compagni, più ginnici sulla roccia, e abbiamo provato la strizza delle doppie e lo sbandamento emotivo nel risalire vie improbabili, almeno per noi. Siamo usciti che, come si dice in piemontese, “ricordavamo solo più nome e cognome”.

A ben vedere abbiamo salito itinerari che, probabilmente, sono fra i più abbordabili di questo santuario, figuriamoci il resto. Ma è bastato perché il Verdon entrasse sotto pelle anche a noi “classiconi”.

Copertina di Vertical, ottobre-dicembre 1988: Jibé Tribout su Séanse Tenante


Imbattersi nei mostri sacri a zonzo per La Palud, scambiare due parole con loro in coda alle doppie, inventarci ogni mezzo per risalire le famose placche bombate, non parliamo poi delle fessure… Tutto ciò ci ha fatto percepire la vastità del mito. Due-tre puntate sono state sufficienti per comprendere che quel mito non si dimentica mai più, ti resta dentro per sempre.

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Il Pacific Crest Trail di Lorenzo Barbiè

Lorenzo Barbiè è da oltre cinquant’anni un nostro socio UGET, ma è anche dal 1982 un istruttore alla Scuola nazionale di alpinismo “G. Gervasutti” del CAI Torino oltre ad essere autore di guide alpinistiche, sci alpinistiche ed escursionistiche.
In questo periodo di lockdown ci ha fatto sognare con i suoi bellissimi racconti.
Lorenzo, con il soprannome Wolker Wolf,  è stato il primo italiano a percorrere per intero il sentiero delle creste del Pacifico “Pacific Crest Trail”, un cammino lungo 4287 km che attraversa alcuni tra i luoghi più iconici degli Stati Uniti Occidentali, collegando il confine messicano a quello canadese.
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La discesa infinita. Un mistero per Nanni Settembrini

Cari amici, gentili lettori,
finalmente oggi, 18 maggio, sarà in libreria il mio nuovo romanzo con Nanni Settembrini: “La discesa infinita”, Gialli Mondadori.
Questa volta Nanni viaggia nel tempo, dopo che il ghiacciaio, restituendone i resti, gli ha buttato addosso l’enigma di un alpinista morto tanti anni fa, proprio mentre l’Italia si svegliava dall’incubo del fascismo e della guerra civile e si scopriva giovane, bella e speranzosa. Svelando una grande storia d’amore dietro quella vita cancellata dalla disgrazia, indagando nei segreti di un vecchio scarpone, un pezzo di lana celeste e due povere ossa, Settembrini incappa nel più fatale dei ricordi.Voglio ricambiare la vostra gentilezza con un racconto in regalo ((scarica QUI)) : se vi piacerà potrete condividerlo e farlo girare. I protagonisti sono la bella Martina e il Nanni di oggi, con un misterioso rimando al giovane Settembrini.

Buone letture!

Enrico Camanni

https://www.enricocamanni.it

Mercoledì 19 maggio dalle ore 17 alle 19 firmacopie con Enrico Camanni presso ….

In cammino nei PARCHI (13/06/21 – 9°edizione)

“In cammino nei Parchi” ha come scopo principale la promozione della conoscenza e della frequentazione delle Aree Protette nazionali attraverso un approccio lento, responsabile e in sintonia con i principi dello sviluppo Sostenibile. Un procedere lento, attento e curioso, un procedere utilizzando i sentieri, vere e proprie infrastrutture del territorio, infrastrutture a basso impatto, molto spesso curate e mantenute dal volontariato CAI che testimoniano antichi percorsi sui quali per secoli sono transitati e transitano uomini, merci e idee. 

scarica QUI la locandina

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I briganti del Monte Servin

Dal bel sito Valdesina.it, che vi consiglio di visitare, riproponiamo questa bella leggenda ambientata nella Valle d’Angrogna già pubblicata il 9 giugno 2017 …  

Ciao!

La leggenda che vi racconto oggi è ambientata nel territorio di Angrogna, in Val Pellice, e i suoi protagonisti sono un gruppo di briganti e un ragazzo qualunque che per un giorno si è trasformato in un eroe.

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È in edicola MERIDIANI MONTAGNE “Sas Dla Crusc e Val Badia”

Meridiani Montagne è la rivista di montagna e di cultura alpina più diffusa e amata in Italia. Ogni monografia accompagna con passione alla scoperta delle più belle cime dell’arco alpino, un territorio che custodisce molteplici identità culturali, ambientali, naturalistiche ed etnografiche, tradizioni e storie senza tempo. Ogni numero di Meridiani Montagne presenta in modo esaustivo la meta senza tralasciarne il percorso storico e antropologico e affrontando tutti i modi di viverla: l’alpinismo, l’escursionismo, le passeggiate, la cucina, i libri.

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Dolomieu, geologo esploratore

Dal GognaBlog dell’amico Alessandro un bell’articolo di Carlo Crovella

Quelle montagne dalle caratteristiche molto particolari, incardinate fra Trentino, Veneto ed Alto Adige, si sono conquistate, nel tempo, diversi appellativi: Monti Pallidi, Giardino di Rose, “paracarri” (durante la polemica fra occidentalisti e orientalisti).

Il loro nome ufficiale è Dolomiti, in onore del geologo francese che identificò per primo la roccia che le compone.

Dolomieu è un classico figlio dell’Illuminismo, l’età del lumi, e si inserisce nella folta schiera di esploratori mossi da obiettivi scientifici. Questa schiera comprende nomi altisonanti come Horace-Bénédict De Saussure, Charles Darwin, Alexander von Humbold e mille altri. Si tratta di personaggi che, per il desiderio di soddisfare la loro curiosità scientifica, hanno contribuito all’esplorazione dei territori, non solo in montagna.

Dolomieu non è famoso per aver realizzato eclatanti ascensioni nelle Dolomiti, ma la sua vita avventurosa è interessante a prescindere dai monti Pallidi.

Jean Guibal, conservatore presso il Musée Dauphinois di Grenoble, con una copia dell’unico ritratto di Dolomieu, dipinto da Angelica Kauffmann nel 1789 quando il geologo francese era trentanovenne.

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Lo Zaino

Riceviamo da Fulvio Scotto, neo presidente CAAI Occidentale 

Cari amici,

In questi giorni di tempo incerto e di situazione generale ancor peggio per le nostre uscite verso le montagne, può far piacere avere qualcosa da sfogliare che un po’ di montagna ce la porti in casa…

Sperando di far cosa gradita vi inoltro il link di questa interessante e ricca pubblicazione che sicuramente molti di voi già conoscono

Scarica QUI Lo Zaino n. 14

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