6 marzo 2016
Pointe de la Pierre

Il susseguirsi dei cambi di programma nel corso della settimana l’abbiamo fatto passare come un gioco o uno scherzetto ma in realtà dietro tutto ciò c’è stato il lavoro di Stefano, Valeria e Walter che prima sono andati di persona a controllare le condizioni in Marittime e quando, fra Venerdì e Sabato, l’evoluzione meteo è diventata precipitosa con una febbrile serie di contatti sono riusciti a riorganizzare la gita con una meta priva di rischi, neve bella, tanto sole e niente vento.

Alla fine lo scherzetto si è rivelato proprio ben riuscito!


Ancora una volta a causa delle continue mutazioni nivo-metereologiche ci tocca rovistare nel magico cappello ma, come consuetudine, anche questa volta la abbiamo azzeccata!

Se in settimana infatti sembrava si potesse addirittura tentare niente po’ po’ di meno che la Rocca dell’Abisso una cospicua (e fortunatamente abbondante) nevicata dell’ultima ora (anzi dell’ultimo giorno) ha elevato il rischio a QUATTRO suggerendoci di ripiegare su una meta più sicura e…data la prevista ottima meteo … perché non rivisitare la Vallèe?

E così eccoci ancora ad Ozein, tra Aosta e Cogne, in compagnia di tantissimi altri skialper, ripercorrere la facile ma sicura e remunerativa Pointe de la Pierre che tocca i 2653 metri di altezza.

Data la tardiva informativa e qualche piccolo problema di strada questa volta utilizzeremo le auto compattando gli equipaggi alle, ancora per poco, buie ore 6,30 di domenica.

Ormai tutti leggono il sito e questo ci consente di “virare” all’ultimo alla ricerca della migliore meta.

Infatti siamo circa una quarantina, non pochi se si considera che la meta finale è stata segnalata….praticamente solo SABATO!!!!

Un affollamento eccezionale non ci consente il gradito ricompattamento all’autogrill delle Iles de Brissogne, lungo l’autostrada Torino-Aosta, cosicché ben prima delle nove siamo già sci ai piedi nella freddissima Ozein e, dopo il consueto “cancelletto”, ovvero la prova ARTVA, cominciamo la ripida salita.

Che per la metà del percorso si svolge in un bellissimo bosco per poi, giunti alle ultime baite, prendere una piega ben diversa con una stupenda visuale su tutte le montagne dell’alta valle d’Aosta.

In punta ci sono circa sette gradi sotto zero ed un leggero venticello che rende il tutto più complicato e poco invita alla meditazione…

Il panorama è di tutto rispetto: Grivola, Gran Nomenon, il Monte Bianco, Combin, Flassin, Fallere….e sotto di noi Pila con i suoi impianti e gli omini che come formichine si accalcano sulle battutissime piste…

I 1300 metri saliti chiederebbero un attimo di tregua per un godurioso riposo ma … fa freschino e fa venir voglia di tornare a più miti temperature!!!

Per cui dopo un quarto d’ora quando anche gli ultimi sono arrivati su…via le pelli e si scende. La neve, nonostante i tanti passaggi che ci hanno preceduto, è da favola e, con un po’ di fantasia, si trovano ancora degli ampi lenzuoli vergini da autografare….

Ricompattamento alle baite superiori, un altro alle baite inferiori e via verso le auto, al sole, calde, dove, una volta ritrovatisi, il tavolino è pronto ad accogliere ogni ben di Dio…

Peccato non disporre del pullman!
Così, a fine rito, ognuno sale sulla propria vettura e….via verso Torino, pronti alla prossima avventura….

Bravi capigita per la scelta, ancora una volta azzeccata e per l’ottima conduzione della gita; e complimenti e ringraziamenti a tutti gli iscritti che si sono sciroppati un gitone dal dislivello già significativo!

Alla prossima!!!

emmecì


Fotografie di Marco Barbi, Emilio Candutti e Marco Centin.

Cai Uget