Archivi categoria: Rifugi

Come creare una filiera del legno di qualità in Piemonte?

Venerdì 2 dicembre alle ore 21 nel nostro salone UGET verranno presentati i risultati di Traccialegno, il Progetto pilota fortemente voluto dalla Regione Piemonte e finanziato mediante il PSR 2014-2020 (Misura 16, Operazione 16.2), per superare la mancanza cronica di materia prima certificata di qualità a km 0. Continua la lettura di Come creare una filiera del legno di qualità in Piemonte?

Il rifugio Guido Rey ha un nuovo gestore!

Grazie al lavoro del nostro vice presidente Roberto Bielli e della Commissione all’uopo incaricata, finalmente si è arrivati alla sottoscrizione contratto per la gestione del nostro rifugio Guido Rey. Il nuovo gestore sarà Pierre Vezzoli, già vice direttore della nostra Scuola di Alpinismo ed Arrampicata “Alberto Grosso”.

Presto la data della riapertura. Vai alla nostra pagina per maggiori informazioni e contatti.

Rifugio Seytes: con OMG in Val Troncea!

Una coppia storica del CAI UGET Torino,  Daniela e Marco Valentino, operano da anni come volontari nella sezione Rifugi della Operazione Mato Grosso OMG.
Il loro scopo è di ristrutturare vecchie strutture e poi gestirle il cui ricavato va interamente alle missioni religiose nelle montagne peruviane .
Come CAI molti di noi hanno già usato loro strutture quali ad esempio il rifugio degli Angeli a Rutor e il rifugio delle Marmotte all’Entrelor .
Adesso stanno iniziando una nuova avventura in Val Troncea chiamata Rifugio Seytes , toponimo del borgo semi distrutto in cui verrà ristrutturato l’unico immobile che è rimasto semi integro e donato a OMG da una famiglia locale. Continua la lettura di Rifugio Seytes: con OMG in Val Troncea!

«È nel ricordo il più bel rifugio»

Domenica 12 settembre 2021: mentre risalgo da solo il vallone dell’Urina sono emozionato come un padre al primo figlio. Ho seguito quasi tutte le fasi precedenti alla realizzazione – l’incontro con le ragazze dell’Associazione Salvasera, promotrice della sua costruzione, il confronto con Robi Boulard, guida alpina e gestore del rifugio Jervis, sull’utilità di un bivacco nella zona dei Torrioni del Palavas, l’appuntamento con il sindaco di Bobbio Pellice, il progetto realizzato dallo studio Carrara Kim architetti, le varie serate di presentazione e raccolta fondi (in val Varaita, a Torino e a Torre Pellice, una delle quali nella nostra sede del Cai Uget Val Pellice, con tanto di modellino in legno, e perfino ad Abries dagli amici francesi in occasione del concerto dei Fiati del Boucie), i vari sopralluoghi per trovare il posto adatto, l’ultimo dei quali con i fratelli Giuseppe ed Enrico Boerio, artigiani del legno di Sampeyre al loro quarto bivacco, il 27 giugno 2021. Oggi finalmente vedrò il risultato di tutto l’impegno profuso profuso da molti a vario titolo. Mentre salgo la ripida traccia che si diparte dal Fountanoun le domande sono molte: piacerà? Sarà funzionale? Servirà? Lo useranno? Più i francesi o più gli italiani?

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1951 – 2021: i settant’anni della Bonatti-Ghigo al Grand Capucin

Sabato 17 luglio 2021 alle ore 10.30 siete Tutti  invitati al nostro Rifugio Monte Bianco in Val Veny per ricordare la grandissima impresa di Walter Bonatti e Luciano Ghigo alla parete est del Grand Capucin a settant’anni dalla sua realizzazione (23 luglio 1951).
Vogliamo soprattutto ricordare il nostro socio Luciano Ghigo, già consigliere della sezione e presidente del Gruppo Alta Montagna che ha legato il suo nome a questa difficile via. Continua la lettura di 1951 – 2021: i settant’anni della Bonatti-Ghigo al Grand Capucin

Il rifugio che accoglie

Ecco un bell’editoriale dell’amico Enrico Camanni tratto dall’ultimo numero del web magazine Dislivelli (febbraio-marzo 2021)

La distinzione tra rifugio o albergo si fa sempre più labile. Oggi il rifugio è un luogo che accoglie e rifocilla l’escursionista, ma è anche un crocevia d’incontro di scambio. E come sempre, più la città è distante, più il rifugio acquista senso.

Spesso ci si chiede: ma quello è un rifugio o un albergo? La domanda è legittima perché la distinzione appare sempre più aleatoria, ma un modo per distinguerli esiste. Se le parole hanno un senso, anche il più solido rifugio di montagna dovrebbe essere un ricovero provvisorio. Un rifugio è sé stesso nella bufera, nel temporale, nella notte, nel bisogno. Per qualcuno nella catastrofe. Quando il 21 dicembre 2012 la profezia Maya paventò la fine del mondo, ci fu chi si preparò a fuggire in un rifugio di alta montagna.

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Rifugio Monte Bianco: nuova gestione

Nuova gestione al Rifugio Monte Bianco, meglio conosciuto in Vallée come Rifugio CAI UGET. Dopo 31 anni ininterrotti di gestione, Marco Champion lascia per la meritata pensione.
Ecco allora Alex Campedelli, presidente delle guide alpine di Courmayeur, ingegnere, tecnico del soccorso alpino, che, seppure alla prima esperienza come gestore, vanta comunque una discreta pratica per aver lavorato nei rifugi negli anni giovanili e per averli frequentati a lungo per lavoro.

 

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CAI UGET per l’AMBIENTE al RIFUGIO GASTALDI

Fatale fu l’ascensione alla Ciamarella quando alcune amiche Ugetine, pernottando al Rifugio Gastaldi, vengono a sapere dal gestore, l’ugetino Roberto Chiosso, del progetto di bonifica dell’area utilizzata anni addietro come discarica del rifugio.

Detto fatto: Elisa ha lanciato il passa parola, Arianna ha portato in Consiglio CAI UGET l’iniziativa per la sua approvazione, quindi al motto di CAI UGET per l’AMBIENTE il progetto s’ha da fare. Continua la lettura di CAI UGET per l’AMBIENTE al RIFUGIO GASTALDI